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di Alessandra Caraffa – 23/12/2024
La Legge di Bilancio 2025 introduce alcune importanti novità in materia di ISEE che puntano ad allargare la platea dei beneficiari di bonus e altre misure di sostegno. Tra le modifiche più rilevanti, l’esclusione (a certe condizioni) dei titoli di Stato e dell’Assegno Unico Universale per i figli a carico dal calcolo dell’indicatore.
Le modalità di presentazione ISEE restano le stesse, come anche la sua validità: la certificazione 2024 scadrà il 31 dicembre. Per poter richiedere bonus e agevolazioni sarà quindi necessario presentare l’ISEE 2025.
La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per quanto riguarda il calcolo dell’ISEE: dal 1° gennaio 2025, infatti, alcune somme non dovranno essere considerate nel computo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Lo scopo dichiarato di queste modifiche è quello di allargare la platea dei beneficiari di bonus e agevolazioni abbassando il valore dell’indicatore.
Le novità riguardano esplicitamente due categorie di beneficiari:
- i nuclei familiari che detengono titoli di Stato fino a un valore di 50.000 euro, che vengono tout-court tagliati dal calcolo del patrimonio mobiliare;
- le famiglie con bambini molto piccoli, che possono escludere dal computo le somme ricevute come Assegno Unico per richiedere il Bonus nuovi nati da 1.000 euro e il Bonus Asilo Nido (saranno invece da calcolare per tutte le altre agevolazioni).
Oltre ai bonus dedicati alla natalità c’è un’altra misura di sostegno che vedrà allargare, seppur di poco, la sua platea: è l’Assegno di Inclusione, la cui soglia di accesso ISEE passerà da 9.360 a 10.140 euro.
La novità più rilevante resta comunque che riguarda i titoli di Stato (BOT, BTP, Buoni Fruttiferi Postali, libretti di risparmio postale, etc.): questa modifica era stata introdotta già nella Legge di Bilancio 2024, ma non era stata attuata in attesa dell’approvazione del decreto attuativo di riforma del calcolo ISEE, atteso a inizio 2025.
Per il 2025 non sono previste modifiche sostanziali alle regole di calcolo e di presentazione dell’ISEE: la certificazione sarà valida fino al 31 dicembre dell’anno cui si riferisce, e potrà essere aggiornata in qualsiasi momento dell’anno tramite la presentazione dell’ISEE corrente.
Per richiedere bonus e agevolazioni destinati ai figli, i genitori non sposati e non conviventi dovranno continuare a richiedere l’ISEE Minorenni, che considera la situazione di entrambi i genitori a prescindere dallo stato di famiglia.
In ogni caso, per accedere a bonus e altre misure di sostegno sarà necessario aggiornare la propria situazione e richiedere l’ISEE 2025 già nei primi giorni dell’anno.
Richiesta ISEE 2025: i documenti necessari
La prima cosa da fare per richiedere l’ISEE 2025 è ottenere la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che contiene le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali di tutti i membri del nucleo familiare.
Sarà quindi necessario avere a disposizione tutti i documenti necessari a predisporre la DSU ai fini ISEE, ovvero:
- stato di famiglia, completo di codice fiscale e documento d’identità di ogni componente del nucleo familiare;
- dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello UNICO);
- certificazione dei redditi (Certificazione Unica);
- se si è residenti in una casa in affitto, contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato;
- saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- estratti conto e giacenza media annuale al 31/12/2023;
- azioni o quote detenute presso società o organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR);
- documentazione immobiliare: atti notarili di compravendite e donazioni, certificati catastali, successioni e tutto quello che riguarda il patrimonio immobiliare;
- targhe di autoveicoli, motoveicoli e imbarcazioni posseduti da ciascun membro del nucleo familiare;
- se in famiglia è presente una persona disabile: documentazione relativa allo stato di disabilità ed eventuali spese sostenute per ricovero e assistenza.
Tutti questi documenti, insieme, permettono di compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, che va presentata all’INPS: l’Istituto utilizzerà i dati della DSU per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente della famiglia.
Una volta che ci si è procurati questi documenti, è possibile richiedere la DSU tramite Caf e patronati oppure online, utilizzando il servizio “DSU precompilata” disponibile sin dai primi giorni dell’anno sul portale dell’INPS.
Nella maggior parte dei casi, per il calcolo dell’ISEE è sufficiente la cosiddetta DSU MINI, che riporta informazioni sulla composizione del nucleo familiare, sulla casa di abitazione della famiglia, sui redditi e sul patrimonio mobiliare e immobiliare dei singoli membri del nucleo familiare.
In alcuni casi, però, è necessario presentare il modello esteso, che richiede alcune indicazioni aggiuntive. Ciò avviene quando:
- nel nucleo familiare sono presenti persone disabili o non autosufficienti;
- si richiede l’ISEE per ottenere prestazioni per il diritto allo studio universitario;
- sono presenti nel nucleo familiare figli minori con genitori non sposati e non conviventi;
- si è esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e dagli adempimenti tributari.
In questi casi, la compilazione della DSU precompilata richiede l’inserimento di un maggior numero di informazioni e potrebbe risultare più laboriosa.
Se non si ha dimestichezza con questo tipo di operazioni, può essere utile richiedere il supporto di un Caf o patronato che si occupino di compilare la DSU e trasmetterla all’INPS.
È possibile farlo anche online, grazie al servizio di Patronato.com, che permette di richiedere l’ISEE 2025 da casa, semplicemente presentando i documenti necessari alla compilazione della DSU.
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