L’EDICOLA, la Repubblica: “Il Giubileo per la pace”. Il Fatto Quotidiano: “Regali di Natale: più armi, meno indagini, treni fermi”


L’inizio del Giubileo a Roma è l’argomento principale sulle prime pagine di oggi. “Il Giubileo per la pace” titola la Repubblica. “Il Giubileo contro le guerre” è l’apertura del Messaggero. La Stampa invece raccoglie le immagini del 2024: “Un anno negli occhi”.

Ecco la rassegna stampa di oggi:

“Un anno negli occhi”. (La Stampa)

“Babbo Natale, regalaci la forza di essere umani”. L’editoriale di Andrea Malaguti: “Vedere o guardare? Noi vediamo tutto e guardiamo poco. Ma una domanda non dovrebbe lasciarci mai: che cosa è vero e che cosa no nella lavatrice instancabile dei nostri giorni?”

L’intervista al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “In oltre due anni di governo abbiamo affrontato con successo tutte le vertenze arrivate al ministero, individuando sempre soluzioni industriali e salvaguardando l’occupazione. Nessuna azienda giunta al tavolo del Mimit è stata chiusa: ogni crisi è stata trasformata in un’opportunità di rilancio”.

L’intervista al Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa: “A Gaza è tutto distrutto, la situazione è molto grave, ma qualche segno di speranza, di vita, c’è ancora”.

L’intervista a Pier Ferdinando Casini: “I centri in Albania? Meloni li difende strenuamente perché sono una proposta bandiera. Ma la politica dovrebbe smetterla di accapigliarsi su norme propaganda. In altro modo, ne abbiamo già visti altri di centri in Albania: come le discussioni infinite sulle ronde della Lega. In Italia non se n’è fatta una”.

“Il Giubileo per la pace”. (La Repubblica)

L’intervista a Matteo Orfini: “Quello dei centri per migranti in Albania è un progetto che è già fallito ed è sotto gli occhi di tutti: dovevano inaugurare a maggio, siamo a Natale e sono vuoti”.

“Sui migranti avanti con la Ue”. (Il Corriere della Sera)

“Il capitale trascurato del bene”. L’editoriale di Ferruccio de Bortoli: “Il valore della solidarietà italiana è altissimo e sottostimato. È costituito da milioni di persone, volontari, caregivers che ogni giorno fanno qualcosa per gli altri, i più fragili. E, a volte, non ci tengono nemmeno a farlo sapere”.

L’intervista a Federica Pellegrini: “Ho baciato una donna, mandai un paparazzo per scoprire il tradimento di Magnini. Sono di destra moderata. Ceccon? Fa il provocatore”.

“Il Giubileo contro le guerre”. (Il Messaggero)

“Giubileo, l’esempio dell’Italia che fa squadra”. L’editoriale di Guido Boffo: “Dunque, ci siamo. Con l’apertura della Porta Santa oggi s’inaugura il Giubileo, l’evento del perdono che nel 2025 si stima attirerà a Roma 32 milioni di pellegrini. Un test significativo per una città che ha l’ambizione di vedere riconosciuta la propria funzione di Capitale, non soltanto il ruolo formale, e in questo caso offre all’Italia un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, oltre le appartenenze politiche. La cabina di regia tra palazzo Chigi-Campidoglio-Regione-Soprintendenze e grandi imprese ha funzionato, per una volta la burocrazia non si è fatta moloch ma ha teso una mano”.

L’intervista al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: “Per i romani non sono stati due anni facili, hanno avuto molta pazienza. Ma questo sacrificio, ora che si procederà con le inaugurazioni, avrà avuto un senso: gli snodi di San Pietro, Termini, San Giovanni sono stati migliorati, c’è stato un potenziamento dei pronto soccorso”.

“Regali di Natale: più armi, meno indagini, treni fermi”. (Il Fatto Quotidiano)

“Il ministro incompetente”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Passi per Salvini, che s’intende di giustizia come di trasporti. Per Tajani, che ha studiato diritto penale all’Università di Arcore. Per la Meloni, che entrò giovanissima in politica in onore di Borsellino per poi rifilarci Nordio. Per il 99% dei media, che non distinguono un tribunale da un paracarro. Ma Nordio…”.

“Parte il Giubileo. Un morto, tre feriti”. (Libero)

“La Tirana”. (Il Manifesto)

“Dove porta la deriva albanese”. L’editoriale di Andrea Fabozzi: “Ci sono molti motivi per cui il governo in carica avrebbe fatto bene a convocare un vertice straordinario l’antivigilia di Natale. Dal crollo della produzione industriale alla dinamica negativa dei salari, dall’aumento della povertà assoluta al disastro della sanità pubblica al record di analfabetismo funzionale tra i paesi industrializzati, non c’è ricerca né dato di esperienza che in questa fine d’anno non stia fotografando i problemi drammatici e urgenti del nostro paese. Ma non è di questi problemi che si sono occupati Meloni e i suoi ministri. Anteponendo ancora la propaganda al governo, sono tornati sui centri di deportazione e detenzione dei migranti in Albania”.

“Famiglia, sud e tasse. Il nuovo anno di Giorgia Meloni”. (Il Giornale)

“Appalti, revisione prezzi allargata”. (Il Sole 24 Ore)



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