Nota ufficiale del club dopo le polemiche sull’esultanza dei tifosi: “Da 117 anni a Castellammare si esulta così, alzando le braccia al cielo in segno di esultanza sportiva per la propria squadra del cuore e che rappresenta la propria città”
Che si esulti pronunciando il cognome del giocatore, a seguito del nome pronunciato dallo speaker dello stadio dopo un gol, è moda ormai consolidata in Italia. Che si alzino le braccia, in maniera più o meno coordinata, anche: che in tanti alzino il braccio destro, a sottolineare il cognome dell’autore del gol, facendo una sorta di saluto che ricorda tempi (per fortuna) andati, forse meno.
L’esultanza del Menti di Castellammare
Fatto sta che quanto accaduto domenica scorsa al Menti di Castellammare di Stabia ha dato adito a non poche polemiche: tanto che la stessa società ha deciso di intervenire, pubblicando un comunicato stampa al riguardo. Ma un passo indietro è d’obbligo. Romano Floriani Mussolini, bisnipote di Benito e figlio di Alessandra Mussolini, ha messo a segno il suo primo gol da professionista decidendo il match vinto dalla Juve Stabia contro il Cesena, valevole per il campionato di Serie B. Lo speaker della formazione locale grida ad alta voce il nome del giocatore andato a segno e il pubblico lo segue scandendo in maniera forte e chiara il cognome, con tanto di braccio (destro) alzato.
Chi è Romano Floriano Mussolini
Il video del fatto è diventato rapidamente virale, suscitando tantissime polemiche perché – a detta di molti – si trattava palesemente di “richiamo” al fascismo, visto la parentela del calciatore, che naturalmente in tutta questa storia non c’entra niente. Classe 2003, di proprietà della Lazio e attualmente in prestito alla Juve Stabia, Romano porta il cognome del padre (Floriano), ex ufficiale della Guardia di Finanza e della madre, la politica, ex senatrice ed europarlamentare Alessandra Mussolini. Suo nonno Romano Mussolini è stato un pianista e compositore, mentre come detto il suo bisnonno è Benito Mussolini.
Mussolini, un nome pesante
«Il mio bisnonno Benito è stato un personaggio importantissimo per l’Italia, ma siamo nel 2024 e il mondo è cambiato queste polemiche legate al mio cognome non mi interessano. Ci sarà sempre qualche pregiudizio, ma il mio lavoro non c’entra e a me non pesa» aveva spiegato il calciatore in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport. Almeno inizialmente aveva scelto di tenere solo il cognome paterno per esteso tanto che nelle giovanili dei capitolini recava scritto sulla maglia “Floriani M.”. Successivamente ha optato per una decisione differente: avere il cognome della madre scritto per esteso, e quello del padre puntato: “F. Mussolini”.
Esultanza incriminata, la Juve Stabia replica
Nella giornata di oggi, quindi, il comunicato della Juve Stabia in cui il club afferma: “Preso atto della deliberata volontà di una parte della stampa nazionale di vedere in una semplice esultanza del pubblico stabiese che ha fatto seguito alla rete di un ragazzo esemplare e di un calciatore che sta difendendo i colori del club al meglio sul campo di calcio dello sport più seguito della nazione e non solo, in altro con attacchi alla piazza e allo stesso tesserato, specifica che la posizione del club è di assoluta tranquillità perché è da 117 anni che a Castellammare di Stabia si esulta per un goal della squadra della propria città e da quando lo stadio ha uno speaker e un impianto audio che al seguito di un goal della Juve Stabia viene annunciato dal nostro speaker il nome del calciatore che ha realizzato la rete e dal pubblico il cognome con enfasi e alzando le braccia al cielo in segno di esultanza sportiva per la propria squadra del cuore e che rappresenta la propria città”.
Interviene il presidente Langella
“Il goal realizzato da Romano Floriani Mussolini contro il Cesena – si legge ancora – è stato il decimo del campionato in casa, il nono al Menti, e come sempre, l’iter dopo la segnatura è stato il medesimo. Il presidente Langella, sorpreso dalla cassa di risonanza mediatica del goal, che è valso il quarto posto in classifica, dichiara: ‘I nostri ideali sono sempre gli stessi, si basano sulla correttezza e il rispetto del prossimo, un sano agonismo legato allo sport e non cambiano in base al cognome dei nostri tesserati che sono ragazzi esemplari. Abbiamo dei tifosi che ci inorgogliscono perché sono tra i più corretti dello stivale calcistico essendoci sempre vicini. Non accettiamo strumentalizzazioni per un ragazzo d’oro come Romano Floriani Mussolini e la stessa cosa vale per i nostri tifosi che hanno esultato come sempre fatto in passato con qualsiasi altro atleta. La squadra è già pronta e concentrata sulla prossima sfida inseguendo il nostro obiettivo della salvezza’”.
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