Quale � un buon prezzo per la cena del 24 o il pranzo di Natale al ristorante o a casa? La spesa media di quest’anno

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


La spesa media per il pranzo di Natale 2024 si prospetta in crescita rispetto agli anni precedenti. Secondo i dati, ogni famiglia italiana si appresta a destinare una cifra significativa per celebrare questo momento di convivialità. Un elemento che influisce sulla spesa è l’inflazione, che continua a pesare sui costi dei beni di prima necessità, allo stesso tempo il tradizionale pranzo natalizio risente anche delle fluttuazioni economiche mondiali e delle tensioni geopolitiche, incrementando il costo complessivo. Il panorama del 2024 vede un incremento del numero di italiani che scelgono di festeggiare a casa, sebbene il settore della ristorazione italiana rimanga un’opzione per molti, con circa il 9% delle famiglie che optano per ristoranti o agriturismi.

Spesa media per il pranzo natalizio 2024

La spesa media per il pranzo di Natale quest’anno è stimata intorno ai 108 euro per famiglia, indicando una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le differenze territoriali rimangono evidenti: mentre al Sud e nelle isole si prevede una spesa media di circa 121 euro, nel Nord-Ovest la cifra si attesta a 96 euro. Queste variazioni riflettono le diverse abitudini di consumo locali e le disponibilità economiche delle famiglie nelle diverse regioni italiane.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Spesa complessiva nazionale

La spesa complessiva nazionale per il pranzo di Natale si attesta su cifre notevoli, con una previsione che oscilla tra i 3,2 e i 3,5 miliardi di euro. Questa spesa ingloba tanto le famiglie che scelgono di festeggiare a casa quanto coloro che optano per la ristorazione commerciale. 

Un’analisi approfondita dei dati, derivati da studi condotti da enti quali Confcooperative e Fipe-Confcommercio, evidenzia che la voce di spesa più consistente è quella per i prodotti tipici della tavola natalizia, tra cui carne, pesce e prodotti da forno tradizionali. Inoltre, l’acquisto di bevande alcoliche, in particolare vini e spumanti italiani, rappresenta una quota significativa del budget destinato alle festività.

Le differenze nei modelli di consumo tra le varie regioni italiane sono riflettute anche nel contributo alla spesa totale: al Sud, per esempio, la spesa pro capite è superiore rispetto al Nord, a causa delle tradizioni culinarie più sontuose e del numero di commensali generalmente maggiore. 

Confronto con gli anni precedenti

Emerge un chiaro trend di crescita da diversi anni. Nel 2023, la spesa media si attestava a livelli leggermente inferiori, con un impatto dell’inflazione meno pronunciato sui beni di consumo primari. Nel 2022, la spesa totale per il pranzo di Natale si aggirava intorno ai 2,8 miliardi di euro, mostrando un incremento costante anno dopo anno. Questo è parzialmente imputabile all’incremento dei costi di produzione alimentare e di trasporto, influenzati dalle crisi internazionali. 

Importante notare come, nonostante l’aumento delle spese, l’interesse dei consumatori per prodotti di qualità resti elevato. La preferenza per i prodotti Made in Italy è rimasta costante, riflettendo un approccio consapevole alle spese, volto a sostenere l’economia nazionale. I dati mostrano anche una crescente partecipazione del settore della ristorazione, che nel 2024 sta recuperando il terreno perso durante la pandemia, confermando la sua rilevanza nel panorama delle festività natalizie.

Scelte degli italiani per il pranzo di Natale

Le scelte degli italiani per il pranzo di Natale riflettono un forte legame con la tradizione e una crescente attenzione verso la qualità. La maggioranza delle famiglie, l’88%, preferisce celebrare il Natale a casa, puntando su menù caratterizzati da piatti tipici regionali e prodotti made in Italy. Un 9% degli italiani opta invece per ristoranti e agriturismi, attratti dalla gastronomia tradizionale proposta. Quest’anno, c’è anche una tendenza verso il fai da te nella preparazione dei dolci natalizi, con molti che preferiscono cucinare panettoni e pandori artigianali, sia per contenere i costi sia per valorizzare le ricette casalinghe.

Pranzo in casa vs ristorante

La decisione tra consumare il pranzo di Natale in casa o al ristorante è influenzata da numerosi fattori culturali ed economici. Per molti italiani, la comodità e la familiarità dell’ambiente domestico rappresentano un valore aggiunto, in cui tradizioni e ricette di famiglia vengono conservate e tramandate. Questo approccio è particolarmente diffuso tra le famiglie che scelgono di investire in ingredienti di qualità per preparare piatti tipici, limitando la spesa complessiva ma mantenendo un alto standard culinario.

Al contrario, coloro che scelgono di mangiare fuori, circa il 9% della popolazione, spesso lo fanno per godere di un’esperienza culinaria completa senza l’onere della preparazione e del servizio. I ristoranti e gli agriturismi propongono menù che spaziano dai piatti tradizionali a creazioni più sofisticate, talvolta a prezzi fissi che includono dall’antipasto al dolce. La presenza di opzioni tutto compreso è particolarmente attraente per coloro che desiderano un pasto vario e completo. Inoltre, la scelta del ristorante spesso dipende dalla disponibilità economica e dalla ricerca di un’esperienza speciale, magari in località caratteristiche o in strutture di prestigio.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Numero medio di commensali

Il numero medio di commensali durante il pranzo di Natale varia a seconda delle abitudini familiari e delle circostanze. Nel 2024, le famiglie italiane registrano una media di circa 8 invitati per il pranzo di Natale. Questo dato riflette una forte tradizione di riunirsi con la famiglia allargata e, talvolta, con amici stretti, per celebrare insieme uno dei momenti più significativi dell’anno.

La configurazione del numero di commensali può influenzare non solo il tipo di piatti preparati, ma anche l’organizzazione logistica e il budget destinato al pasto. Famiglie più numerose tendono a suddividere le responsabilità culinarie e i costi, mentre gruppi più piccoli possono concentrarsi su menù più raffinati e personalizzati. In questo contesto, ognuno contribuisce alla preparazione, portando con sé un piatto della tradizione familiare. 

Leggi anche



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link