Hildegart, la Vergine Rossa di Spagna

Hildegart Rodriguez Caballeira appartiene all’olimpo del socialismo internazionale, e all’empireo del socialismo femminista.

Una ragazzina prodigio, troppo poco conosciuta. E che invece noi socialisti riformisti dovremmo riscoprire una volta per tutte.

Hildegart, nome strano per una bimba nata a Ferriol, in Galizia, di strano non ebbe solo il nome. La sua nascita fu programmata dalla madre, Aurora Caballeira, che volle concepirla con un sacerdote, rimasto ovviamente sconosciuto, e che non avrebbe mai potuto rivendicare la sua paternità. Hildegart doveva essere un esperimento ante litteram di eugenetica. E con la stessa idea fissa fu allevata e cresciuta. Perfino il suo nome fu deciso a tavolino: significa “giardino di sapienza” o, secondo alcuni, “giardino di battaglia“. Entrambe le accezioni le calzano a pennello.

Sua madre, socialista e femminista, la crebbe a Madrid come “modello per la donna del futuro“, e ci riuscì, nonostante il tragico epilogo. Le ripeteva ogni giorno il medesimo motto: “Freud nella pancia, Nietzsche nel cuore e Marx nella testa“.

Le insegnò tutto: filosofia, letteratura, medicina, arte, così che a 10 anni Hildegart scriveva e parlava 10 lingue oltre allo spagnolo, compreso il latino. Nel giugno 1928, a 13 anni e mezzo, Hildegart si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Complutense di Madrid. Tiene lezioni presso la Facoltà di Filosofia durante la Seconda Repubblica Spagnola. A 17 anni si laurea in legge e pubblica i suoi primi saggi. Fu quindi invitata a frequentare le assemblee del Partito Socialista dei Lavoratori Spagnolo (PSOE) nella capitale spagnola, e ne divenne presto una leader acclamata. Le sue orazioni pubbliche erano seguite da un numero enorme di compagni e grazie a lei anche le donne si unirono finalmente alle lotte politiche socialiste. Milita nell’Unión General de Trabajadores. In breve tempo però Hildegart abbandonò il PSOE a favore del repubblicanesimo estremo, aderendo al Partito Repubblicano Democratico Federale (PRDF) .

Hildegart è attivissima nel movimento femminista spagnolo. Scrisse testi sulla contraccezione, la prostituzione e l’eugenetica. Collegata con i movimenti europei, ebbe una fitta corrispondenza con Havelock Ellis, di cui tradusse gli scritti, e con Margaret Sanger. Fu proprio Ellis a darle il soprannome di “Vergine Rossa“. Nel 1932, alla fondazione della Lega spagnola per la riforma sessuale, viene scelta come segretaria.

Hildegart intervenne in numerose conferenze e scrisse oltre 150 articoli per importanti riviste e giornali spagnoli tra cui El Socialista, La Libertad, La Tierra e La Renovación, il giornale dei giovani socialisti. Fu anche autrice di 16 libri e pamphlet, la maggior parte su temi legati all’educazione e alla rivoluzione sessuale.

Teneva fitte corrispondenze con molte altre personalità europee e accompagnò l’autore H.G. Wells nella sua visita a Madrid, ma la madre la obbligò poi a rifiutare l’offerta di andare a Londra come sua segretaria. L’invito di Wells, che voleva portare Hildegart lontano dall’influenza tossica materna, sembra aver spinto la madre a uccidere la figlia, temendo una sua fuga dalla Spagna.

Hildegart sarà infatti uccisa da sua madre nella notte del 9 giugno 1933, a 18 anni; Aurora le spara più volte mentre dorme nel suo letto.

La spiegazione di Aurora fu: “lo scultore, dopo aver scoperto l’imperfezione più minima nella sua opera, la distrugge“.

Durante il processo, il suo avvocato sostiene che HG Wells e Havelock Ellis sono agenti di una cospirazione internazionale per portare Hildegart fuori dalla Spagna e farla collaborare con i servizi di intelligence. Ciò non basta a sottrarre Aurora dalla condanna a 26 anni, 8 mesi e 10 giorni di reclusione, che finirà con scontare in un istituto psichiatrico a Ciempozuelos, per paranoia e schizofrenia.

Di Hildegart, cometa luminosa e sfortunata, ci restano poche ma potenti produzioni. Come La ribellione sessuale della gioventù, La profilassi sessuale e la paternità volontaria, Il problema sessuale: trattato per una donna spagnola, tutte opere date alle stampe nel 1931; Il controllo delle nascite è del 1932, insieme ai testi politici “Marx si sbagliava?” e “Quo vadis, borghesia?“. Il metodo per evitare la gravidanza è invece del 1937, postumo.

Donne come lei dovrebbero essere d’esempio per le nuove compagne che vorranno offrire il proprio contributo alla causa politica socialista riformatrice. Perché dagli Anni ’30 ad oggi non sembrano affatto grandi i progressi conseguiti dalle donne.

Lungo è ancora il cammino verso la vera parità, e Hildegart visse troppo poco per renderlo più agile. Ma ci ha lasciato la sua luce, e la sua forza tutta da riscoprire.