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Le famiglie italiane stanno organizzando il pranzo di Natale e già pensando al cenone di Capodanno: i rincari sono quasi insostenibili, quindi come si può risparmiare? Gli italiani si preparano a celebrare i tradizionali momenti di convivialità che quest’anno risentono dei rincari sui costi dei menu. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i prezzi sono in aumento […]
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Le famiglie italiane stanno organizzando il pranzo di Natale e già pensando al cenone di Capodanno: i rincari sono quasi insostenibili, quindi come si può risparmiare?
Gli italiani si preparano a celebrare i tradizionali momenti di convivialità che quest’anno risentono dei rincari sui costi dei menu. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i prezzi sono in aumento rispetto al 2023, spingendo molte famiglie a pianificare con maggiore attenzione.
La maggior parte delle famiglie sceglierà di trascorrere il pranzo natalizio o il cenone a casa propria o presso parenti e amici, mentre circa il 32% opterà per pranzi o cene in ristoranti o locali organizzati. Cresce anche la tendenza a ordinare piatti pronti tramite servizi di catering o cooperative sociali, combinando praticità e solidarietà.
Quanto Costa il Cenone
L’indagine dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori evidenzia significativi aumenti nei costi delle cene festive del 2024 rispetto allo scorso anno, differenziando tra menu tradizionali e opzioni più economiche. Questi rincari riflettono il generale aumento dei prezzi alimentari, che sta spingendo molte famiglie a ridefinire le proprie scelte per il Natale e il Capodanno.
Il tradizionale menù di Natale, caratterizzato da portate a base di pesce, verdure di stagione e dolci tipici, costerà in media 44,35 euro a persona, segnando un incremento del 6% rispetto al 2023. Chi desidera optare per una soluzione più contenuta, rinunciando a qualche pietanza pregiata o scegliendo ingredienti meno costosi, potrà spendere circa 25,81 euro per persona. Nonostante questa opzione economica comporti un risparmio del 42% rispetto al menu tradizionale, anch’essa registra un aumento, pari al 7% rispetto all’anno precedente.
Per il cenone di Capodanno, i costi sono ancora più alti. Un menu classico, che solitamente include piatti elaborati come cotechino con lenticchie, primi raffinati e dolci della tradizione, raggiungerà in media i 56,70 euro a persona, con un aumento del 9% rispetto al 2023. L’alternativa economica, che prevede portate semplificate o ingredienti più accessibili, richiederà una spesa di 32,06 euro a testa, con un incremento del 4%. In entrambi i casi, la differenza tra le due opzioni supera il 43%, sottolineando la rilevanza del budget nella scelta dei menu.
Quali aumenti?
Gli aumenti più significativi riguardano:
- Pesce e frutti di mare: Protagonisti della Vigilia, i costi di questi prodotti hanno subito rincari dovuti alla maggiore domanda e all’aumento delle spese di trasporto.
- Frutta fresca e secca: Dai mandarini alle noci, molti alimenti iconici delle feste hanno visto crescere i loro prezzi.
- Dolci tradizionali: Panettoni, pandori e torroni sono anch’essi più cari, complici l’inflazione e l’aumento dei costi delle materie prime, come farina e zucchero.
Pranzo di Natale e cenone di Capodanno: come risparmiare?
Federconsumatori offre utili consigli per mitigare gli effetti di questi aumenti:
- Acquisti intelligenti: Approfittare di promozioni e sconti, spesso disponibili nei supermercati e mercati locali, è essenziale.
- Punti vendita diretta: Comprare da produttori locali garantisce freschezza e prezzi più competitivi, oltre a sostenere l’economia del territorio.
- Prodotti surgelati: Seppure anch’essi in lieve aumento, rappresentano un’alternativa più conveniente rispetto ai freschi, soprattutto per il pesce.
- Evitare Sprechi: Una Scelta Etica ed Economica
La riduzione degli sprechi è fondamentale per ottimizzare le spese. Stilare un menu dettagliato, acquistare solo ciò che serve realmente e riutilizzare gli avanzi sono strategie semplici ma efficaci. Oggi, molte piattaforme online offrono ricette creative per trasformare gli scarti in piatti gustosi, contribuendo a ridurre il volume dei rifiuti alimentari.
Qualità e sicurezza
Anche in un contesto di contenimento dei costi, è fondamentale non sacrificare la qualità. Controllare le etichette, verificare l’origine dei prodotti e prestare attenzione alle date di scadenza sono accorgimenti imprescindibili per garantire la sicurezza alimentare. Con un po’ di pianificazione e creatività, è possibile trascorrere festività piacevoli senza gravare eccessivamente sul bilancio familiare, mantenendo vive le tradizioni culinarie che rendono speciale questo periodo dell’anno.
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