di Andrea Beato – Foto Sara Seccamonte
Tre società, una sede in Italia e l’altra in Brasile. Lavori multi settore per arrivare alla realizzazione di sistemi automatici, macchine speciali e diverse tipologie di componenti. La storia dell’impresa e il suo know-how nelle parole dei soci Roberto Tacconelli e Antonio Di Prinzio.
DA DIPENDENTI A IMPRENDITORI: LA STORIA DI START PROJECT GROUP
Lì dove c’è spirito di innovazione, voglia di ampliare gli orizzonti e capacità di anticipare il futuro, il progresso è garantito. Lo sanno bene in Start Project. I soci Roberto Tacconelli e Antonio Di Prinzio sono imprenditori che si son “fatti da soli”. Partendo dall’altra parte della “barricata”, da dipendenti sono passati a ricoprire il ruolo di capitani d’azienda. Rischiando, mettendoci passione, impegnandosi per costruire una realtà unica con alla base solide competenze. «La prima fase della mia carriera – racconta Roberto Tacconelli in apertura di intervista – l’ho vissuta in una società leader nell’ambito dell’ingegneria di processo e di prodotto. Conclusa quella esperienza, insieme ad altri due progettisti ho dato vita a Start Project Engineering nel 2008. E Antonio è stato il nostro primo collaboratore, entrando a far parte della compagine societaria due anni più tardi! Nel 2009 l’avvio della partnership con una vera e propria eccellenza nella produzione di linee automatizzate e macchine speciali per l’industria automotive ci ha proiettati in una dimensione internazionale». Il periodo in questione quello caratterizzato dalla grande crisi economico-finanziaria a livello mondiale, «con prospettive sicuramente non favorevoli, soprattutto nel contesto italiano. Così – prosegue Tacconelli -, la scelta è stata quella di inaugurare un’ulteriore sede in Brasile. Sede che sorge vicino alla città di San Paolo; oggi ancora attiva, dove al core business che ci caratterizza affianchiamo un’assistenza tecnica e commerciale per aziende italiane operanti nel territorio».
IL CORE BUSINESS NELLA PROGETTAZIONE MECCANICA
Evoluzione che si riflette, allo stesso modo, nel trasferimento degli uffici principali dal paese di Torrevecchia Teatina al comune di Francavilla al Mare, rimanendo nella provincia di Chieti: «Cambiamento datato 2012, reso necessario dalla crescita lenta, ma costante, vissuta da Start Project Engineering e dal conseguente aumento delle risorse umane coinvolte». Due anni più tardi si arriva all’attuale assetto organizzativo, con i soli Roberto Tacconelli e Antonio Di Prinzio a guidare l’attività. «Lo sviluppo ha iniziato a essere davvero significativo – conferma Antonio Di Prinzio -, la squadra di lavoro è stata ampliata con l’ingresso di nuovi profili, commesse sempre più articolate e sfidanti». Il campo d’azione è la progettazione meccanica. Quando si parla di progettazione meccanica si fa riferimento a una serie di studi e processi attraverso i quali si raggiunge la creazione di un prodotto che rispetti le esigenze del committente: può trattarsi di una linea di assemblaggio, un’attrezzatura, un dispositivo, un automatismo, un singolo componente per eseguire una data funzione in determinate condizioni… Interagendo, quasi sempre, con altre specializzazioni. «Grazie alla nostra consulenza ingegneristica – sottolineano Tacconelli e Di Prinzio -, possiamo seguire il cliente già nello step di ideazione, per definire insieme i principi di funzionamento e le linee guida. Implementiamo rappresentazioni concettuali tenendo conto dei vincoli tecnici ed economici. Da qui, siamo in grado di realizzare il processo completo di progettazione, con un approccio che va dalla modellazione tridimensionale fino all’esecuzione dei disegni costruttivi 2D».
GLI STRUMENTI E I CAMPI DI APPLICAZIONE DELLE SOLUZIONI DI START PROJECT ENGINEERING
«Lo facciamo utilizzando piattaforme Cad e altri software specifici come Solid Edge, Creo Direct, Creo Parametric, Solid Works, Autodesk Inventor e Process Simulate. Strumenti che si aggiungono alle skill e al know-how che noi e il team abbiamo maturato nel tempo. Elementi capaci di portare valore aggiunto, messi alla prova in più settori: quello automobilistico, alimentare, del bianco, del converting, aerospaziale e cosmetico. I nostri interlocutori sono spesso quelli che in gergo vengono definiti “integratori”. Per essere concreti, progettiamo sistemi automatici che andranno poi a essere impiegati per produrre motori, turbocompressori, fari, sospensioni, oppure pannolini, assorbenti, mascherine, frigoriferi, lavatrici, caldaie, pannelli per le carlinghe degli aerei, macchine per il caffè, dispenser per il sapone…». Campi complessi e affascinanti, dove l’apporto di Start Project Engineering non si esaurisce qui: «Garantiamo anche una simulazione dinamica (process simulation e virtual commissioning, ndr), analizzando e ottimizzando sistemi e processi a tutti i livelli, prima che si passi alla reale operatività. In più, assicuriamo costante supporto ai reparti di produzione nel corso dell’installazione delle nostre soluzioni, includendo il servizio di manualistica che vuol dire redigere tutta la documentazione esplicativa fondamentale».
IL GRUPPO SI COMPLETA CON SP SMART PER LA STAMPA 3D
A questa anima centrale, si affianca Sp Smart, la divisione più recente che si occupa di stampa 3D: «La tecnologia additiva – affermano i soci – è ormai un asset strategico. Riusciamo a creare prototipi e pezzi con stampanti di tipologia “fused deposition modeling” e “multi jet fusion”. La prima rilascia il materiale su strati, con un filamento termoplastico che viene srotolato da una bobina. Quest’ultima eroga il materiale a un ugello di estrusione con il quale è possibile gestire il flusso; l’altra opzione, invece, distribuisce selettivamente i dettagli e gli agenti di fusione mediante l’intero letto di stampa. Gli strati vengono fusi insieme usando la luce infrarossa. Il risultato è una maggiore velocità, combinata con una precisione superiore rispetto alle altre tecnologie. Il nostro supporto non si limita alla sola fornitura di componenti, ma offriamo, quando necessario anche trattamenti di post lavorazione e finitura superficiale quali sabbiatura, verniciatura, pigmentazione e levigatura chimica. Il futuro, che è già realtà, ci spinge oltre la stampa 3D fornendo non più i singoli componenti stampati, ma realizzando interi prototipi e dispositivi già assemblati e testati, unendo le nostre competenze a quelle di player specializzati nei vari ambiti dell’automazione». Con tali caratteristiche innovative, il domani di Start Project non può che prospettarsi positivo: «Adesso siamo un Gruppo formato da tre entità, presente in Italia e in Brasile. Un fatturato complessivo che supera il milione di euro, 26 persone occupate, 70 clienti e circa 350 progetti seguiti. Con un headquarter che, da fine 2023, è localizzato a San Giovanni Teatino (Chieti), nelle vicinanze dell’Aeroporto d’Abruzzo: 400 metri quadrati su più livelli, ben distribuiti, ma che presto potrebbero risultare “stretti”». E Roberto Tacconelli e Antonio Di Prinzio sono pronti, ancora una volta, a non porre limiti all’espansione della loro Start Project.
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