Un meme di nome Cairo: sui social l’ironia dei tifosi sul patron del Toro ritratto come sceicco, juventino e uomo-mercato

«Vista la grande richiesta, il Direttore ha deciso di mettere in vendita un autografo (originale) di Urbano Cairo del 2005. Poiché ricercatissimo tra i tifosi gobbi, la base d’asta parte dai mille euro. Astenersi perditempo»: recita così uno dei meme presenti sulla pagina Facebook denominata Urbano Cairo Fanclub, dove i fan in questione non sono esattamente dei fan, o meglio sono dei fan al contrario, nel senso che sono parte di quella minoranza (a detta del Presidente del Torino) che si augura di vedere al più presto un cambio della guardia al vertice della società granata.

E dato che le voci in merito si rincorrono da tempo e tirano in ballo fantomatici investitori emiratini, ecco il Cairo sceicco nel meme dedicato a Hurban Al Kairo, che ricorre ogni volta che sul web o sui giornali qualcuno sostiene di essere in possesso di notizie certe, anzi certissime, sul prossimo passaggio del club granata a un fondo d’investimento saudita o simile, o quello in cui si cita la recente vendita del Genoa, passato di mano nell’arco di tre giorni, mentre i “rumors” sulla Red Bull e gli arabi tornano a circolare ciclicamente da tredici anni.

L’idolo degli avversari

Preso atto dei cori che la curva bianconera si è inventata dopo l’ennesimo derby vinto a spese dei granata, nei quali la tifoseria rivale chiede a gran voce al Presidente del club con sede in via dell’Arcivescovado di restare, ecco il meme in cui un sorridente Urbano Cairo in abito gessato verde è circondato da un’ilare moltitudine di supporter juventini.

In un altro meme, nel quale compaiono Paolo Pulici, “Tarzan” Annoni e Pasquale Bruno con un cartello su cui campeggia la scritta “Vattene”, si fa notare come il Presidente del Torino sia ormai l’idolo della tifoseria avversaria, «colui che ha portato a Madama più derby vinti rispetto a leggende come Scirea, Del Piero, Baggio e Platini messi assieme».

Qualcosa di speciale

E ancora: la foto di Pulici abbracciato da tifosi festanti mentre regge uno scudetto gigante il 16 maggio 1976 viene ritoccata in modo da sovrapporre il volto di Cairo a quello del più grande bomber granata di tutti i tempi. E riporta un virgolettato, «Pulici? Di difficile collocazione», parole che il nostro numero 11 ha riferito nell’intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport. Un altro meme ritrae il Presidente del Torino di fronte alla basilica di Superga, riportandone le parole dette dopo la lettura dei nomi degli Invincibili in occasione del 4 Maggio: «Dobbiamo sempre cercare di essere alla loro altezza perché hanno fatto qualcosa di speciale». Nei commenti, qualcuno chiede: «Ma ha veramente detto queste parole?».

Il mercato e gennaio

Tra le questioni toccate, non manca il mercato di riparazione di gennaio: e il meme accompagnato dalla scritta «Mercato Toro! Sondato Arnautovic!!!» vede Cairo andare incontro sorridente allo scheletro di un mammut, in palese riferimento all’età del calciatore interista, che con i suoi 35 anni non può evidentemente rivelarsi come un acquisto pensato per il futuro. Il prolungamento del contratto con il Monza da parte di Andrea Petagna, altro attaccante accostato al club granata, viene salutato così: «Tegola Toro, sfuma Petagna, ha rinnovato con il Monza. Bisogna quindi eliminare il suo nome dalla lista dei potenziali sostituti di Zapata, ma Cairo ha già dichiarato di avere le idee chiare per il mercato invernale; tuttavia, al termine del proprio contratto Petagna avrà solo 33 anni, un’età perfetta per il progetto dell’imprenditore alessandrino». Quanto al fatto che Davide Vagnati non abbia ancora avuto la conferma di rimanere nella società granata in veste di uomo-mercato, ecco il meme che lo raffigura ai piedi di un Toro magrissimo, letteralmente pelle e ossa, con la scritta «Tegola Toro!!! Vagnati rinnovo congelato».

Onore al gatto

E insomma: mentre dalle parti della Curva Maratona e non solo prosegue la contestazione dei confronti dell’attuale proprietà del club, c’è chi cerca di lenire la rabbia e la frustrazione usando l’arma dell’ironia, che comunque non è mai mancata in casa granata. Valga per tutti l’esempio del famoso e geniale striscione che accolse l’allora calciatore biancoceleste Sinisa Mihajlović in occasione di un Torino-Lazio. Dopo l’uccisione di Arkan (capo di una formazione paramilitare serba macchiatasi di crimini di guerra durante il conflitto fratricida che aveva sconvolto l’ex Jugoslavia), personaggio di cui Sinisa aveva detto di essere stato un grande amico pur non condividendo ciò che aveva fatto, la curva laziale aveva esposto una “pezza” che recitava «Onore alla Tigre Arkan». Ebbene: in Maratona comparve l’indimenticabile «Onore al Gatto Silvestro». Altri tempi, in cui lo sfottò non era un meme ma appunto un lembo di stoffa su cui qualcuno aveva tracciato una scritta a spray destinata a far ridere o almeno sorridere chi si recava allo stadio. Oggi che allo stadio c’è ben poco da stare allegri, ci si sfoga sul web.