La “fanta” scienza o scienza?

La “fanta” scienza o scienza?

Da Casa di Accoglienza Anna Guglielmi Scs ONLUS, una riflessione di sintesi.

Questa società ha raggiunto grandi scoperte e conquiste scientifiche e tecnologiche.

Anche questa civiltà umana, ha raggiunto progressi importanti come le precedenti purtroppo scomparse.

Questa civiltà ora è ad un bivio.

Progredire verso la conquista di ulteriori importanti scoperte come quelle che servono a salvare le persone dalle malattie e a garantire loro aspettative di vita più lunga e salubre oppure, al contrario, creare condizioni patologiche per arrestare il flusso biologico dell’attuale esistenza umana.

Il tutto accade in un tempo in cui, grazie alle nuove modalità di comunicazione, la denuncia dei reati (intesa come condotte contrarie alle leggi, alla ordinata e pacifica convivenza all’interno delle singole comunità) avviene in modo estemporaneo: è probatorio comunicare sui propri social, condotte contra legem, cui dovrebbe seguire una celere ed efficiente risposta delle autorità preposte.

In questo tempo, gli apparati giurisdizionali, in mano a magistrati politicizzati, e megalomani, continuano ad “approfittare” dei tempi pletorici; che sono il contrario del senso della Giustizia: l’ingiustizia, il disordine, la guerra.

La velocità di questo tempo, come sinteticamente descritto sopra, dunque si contrappone alla Lentezza di ciò che “non deve” funzionare perché fa “comodo”.

L’ analisi, personale, ma purtroppo reale, si limita al contesto territoriale italiano.

Le grandi conquiste anche tecnologiche hanno di fatto trasformato le relazioni umane, i rapporti interpersonali, la autonoma capacità degli individui di pensare.

È un dato destinato ad essere “temporaneo”.

Sulla bilancia, peserà in brevissimo tempo, l’uso che si fa di ogni innovazione: a fin di bene, pro vita o a scopo malevolo, per seminare morte, guerre.

La logica della continuità della specie, porta come conseguenza logica che siano sostenute e favorite le applicazioni volte al bene; quelle che garantiscono il progresso di una civiltà.

Qualora, invece, una società avesse deciso di usare quelle innovazioni in modo malvagio o maligno, non avrebbe davanti a se altro tempo.

Le innovazione hanno permesso, di riscrivere la Storia, remota e presente.
Dovranno garantire la sopravvivenza della specie umana.
Come?

La memoria di ogni errore e/o orrore non potrà essere catalogata diversamente che “inciviltà”.
Questo tempo di “onnipotenza”, di delirio, passerà perché è soltanto tempo.

Non avendo scoperto “la Vita eterna” dovrà restare ciò che è stato fatto per il bene; il male sarà memorizzato e catalogati per ciò che è.

Non è possibile che non resti la memoria del male, che si ripete pensando all’impunità con alleati che, invece, hanno già “catalogato” le condotte.

Quello che può fermare, questo tempo irresponsabile è solo una atto delle autorità centrali che dia finalmente valore, rispetto e dignità a quelli che hanno richirsto come la sottoscritta; e parlo solo dell’ Italia.

Non esistono “alleati” che non siano temporaneamente tali sino al tempo della verità assoluta che è vicino.

Gli alleati sono utili soltanto quando non portatori di memorie “scomode”; in un tempo in cui le condotte anche dei singoli individui sono totalmente “tracciate”.

Sta per scadere il tempo concesso a chi può ancora passare alla storia come portatrice di vita e non di morte.

Ogni alleanza è destinata a passare; diventa scomoda quando non è sostenibile.

Per sostenibile si deve intendere finalizzata a tutelare l’unica manifestazione degna della specie umana che è la procreazione contro ogni atto che è l’antitesi della medesima ovvero sinonimo di morte, malattie e guerre.

Questo tempo richiede decisioni sagge, giuste, etiche, pro Vita: diritto, etica, terra, giustizia.

Non c’è altro tempo; per questa collettività che crede di essere impunita ed impunibile: non serve.

Con l’augurio di importanti riflessioni ed azioni; giuste risposte.

Si realizzerà così la giusta applicazione delle scienze che saranno progresso della specie e non fantascienza.

Luisa Guarracino © avvocato
#madeofluisaguarracinotuttidirittiriservati

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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