Merate, un lettore a Salvioni: il territorio è senza controllo. Meno slide e consulenza bocconiana e più azioni concrete

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Egregio Sindaco,
mi permetto di scriverle questa lettera aperta, non solo a titolo personale, ma a nome di molti cittadini che, come me, assistono con crescente preoccupazione e disillusione al deteriorarsi della qualità della vita nella nostra città. Merate, un tempo considerata un luogo tranquillo e sicuro, sembra oggi essere diventata terra di nessuno, dove la legge e l’ordine sono sempre più frequentemente ignorati, e dove eventi che dovrebbero essere eccezionali diventano ormai routine.

 

La notte di Natale, che dovrebbe essere un momento di serenità, è stata invece segnata da una vera e propria “notte sotto le bombe”. Non si è trattato di un’esagerazione, ma di un episodio concreto: botti, esplosioni e atti di vandalismo che hanno turbato la quiete di una festività sacra, creando panico tra i cittadini. La scena che si è consumata non è stata quella di un semplice “capodanno anticipato”, ma di una vera e propria mancanza di controllo sul territorio. È stato segnalato che, nonostante le numerose denunce, il Sindaco e le autorità competenti sembrano aver ignorato la gravità della situazione, lasciando che questi atti di disturbo e violenza passassero senza conseguenze.
Cosa sta succedendo a Merate?
I furti e gli attentati alle proprietà private non solo sono sempre più frequenti, ma sembrano rimanere impuniti. Le persone si trovano a vivere nell’incertezza, temendo per la propria sicurezza e quella delle proprie famiglie. Non parliamo solo di atti di microcriminalità, ma di veri e propri “attentati” alla serenità della comunità. È difficile non pensare che la città stia vivendo un periodo di vera e propria crisi, un periodo in cui la percezione di insicurezza cresce ogni giorno di più.
La sicurezza non dipende solo dalle forze dell’ordine, ma anche dalla capacità di un’amministrazione di dare segnali concreti di presenza e di impegno.
Eppure, mentre i cittadini si sentono sempre più abbandonati e vulnerabili, assistiamo a una politica che sembra concentrarsi su altre priorità, come l’intitolazione di parchi e piazze. Non voglio in alcun modo sminuire il valore simbolico delle “21 Madri Costituenti”, che meritano di essere ricordate e onorate. Tuttavia, la scelta di intitolare un parco a queste figure storiche, in un momento in cui la città è teatro di episodi di violenza e insicurezza, sembra un segnale che non coglie nel segno.
In un momento in cui Merate ha bisogno di azioni concrete per ripristinare la sicurezza, l’intitolazione di un parco sembra un gesto che non risponde alle necessità più urgenti dei cittadini. Perché non affrontare con la stessa determinazione con cui si celebrano le glorie storiche ideologiche anche i temi della sicurezza, del decoro urbano e della vivibilità?
Merate merita di essere governata con la stessa attenzione che si dedica alla commemorazione dei grandi ideali che sembra contraddistinguere questa legislatura ma anche con la stessa determinazione che serve per garantire che i cittadini possano vivere liberi da paura e incertezze.
Siamo stanchi di vedere il nostro paese scivolare nell’incertezza.
La città è allo sbando e senza difese.
Mentre i furti e i crimini passano inosservati rispetto alle multe ai cittadini e agli ambulanti, mentre la sicurezza continua a essere un tema marginale, ci troviamo costretti a fare i conti con un’amministrazione che sembra non voler affrontare i problemi reali della comunità.
Il silenzio delle istituzioni è assordante, e l’impressione che abbiamo è che il nostro Sindaco pare non avere davvero a cuore la protezione e la sicurezza dei suoi cittadini.
Le chiediamo, signor Sindaco, di prendere una posizione chiara e forte. Di far sentire la sua voce contro l’impunità che sembra regnare su Merate. Di promuovere una vera azione di sicurezza e di controllo sul territorio, affinché episodi come quelli della notte di Natale non si ripetano più.
Perché ricordare le Madri Costituenti è giusto, ma risolvere i problemi concreti di oggi è ancora più urgente dell’ideologia dell’area che rappresenta e delle slide.
Un consiglio, passi dalla mentalità della consulenza bocconiana a quella di un sindaco che prende decisioni e realizza azioni concrete e vista la giovane età e l’inesperienza rispetto ai capo servizi si faccia aiutare umilmente o lasci.
Ne va del bene comune di tutti i cittadini.


G.



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