Giorgia Meloni ha diminuito sensibilmente il numero di conferenze stampa di solito tenute dai suoi predecessori: nel 2024 ne ha fatte solo tre, e la prossima, quella di fine anno, è stata fissata solo per il prossimo 9 gennaio.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni terrà la consueta conferenza stampa di fine anno solo giovedì 9 gennaio. L’appuntamento è già fissato alle ore 11. Già l’anno scorso la premier aveva posticipato l’incontro con i giornalisti, per motivi di salute.
L’appuntamento dell’anno scorso era stato infatti inizialmente fissato per il 21 dicembre, poi era stato rinviato al 28 dicembre per un problema di salute della premier, una ‘sindrome otolitica’, e infine l’appuntamento si era tenuto poi il 4 gennaio. Quest’anno non c’è stata nessuna variazione nell’agenda della presidente del Consiglio e Palazzo Chigi non ha fornito spiegazioni su questo slittamento, visto che normalmente il presidente del Consiglio tiene la sua conferenza stampa a chiusura dell’anno, non una settimana dopo Capodanno. La stessa Giorgia Meloni, pochi mesi dopo il suo insediamento, aveva tenuto la conferenza stampa a fine dicembre, precisamente il 29 dicembre 2022. Il suo precedessore Mario Draghi, nel 2021, aveva risposto alle domande dei giornalisti il 22 dicembre, prima delle festività natalizie.
Il notevole ritardo di quest’anno della conferenza stampa di Meloni non è passato inosservato. “Nell’anno solare 2024 Giorgia Meloni ha fatto meno conferenze stampa di Vladimir Putin. È un fatto molto triste per la qualità dell’informazione italiana ma nessuno dice nulla”, ha attaccato sui social Matteo Renzi. “Nelle vacanze di Natale – ha scritto il leader di Iv – è consuetudine che il Presidente del Consiglio tenga la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Non sono chiari i motivi per cui Giorgia Meloni abbia deciso di rinviare anche questo appuntamento: cosa ha da fare di così fondamentale in questi giorni per non incontrare la stampa come hanno fatto tutti i premier che l’hanno preceduta?”.
In generale è vero che il numero di conferenze stampa tenute dalla premier è stato più basso rispetto a quello dei suoi predecessori, se consideriamo per esempio che tra giugno e novembre 2018, durante il cosiddetto governo giallo-verde, l’allora premier Giuseppe Conte partecipò a 13 conferenze stampa, mentre tra settembre 2019 e inizio marzo 2020 a 12, quando guidava il governo formato da M5s e Pd. Tra marzo e luglio 2021 Draghi tenne invece 11 conferenze stampa. Nel 2024 Meloni ha presenziato in tutto a tre conferenze stampa.
Quest’anno Meloni ha incontrato la stampa in pochissime occasioni, saltando anche la conferenza stampa di presentazione della manovra, subito dopo l’approvazione in Cdm della legge di Bilancio, prevista per il 21 ottobre, ufficialmente rimandata per via dell’assenza del vicepremier Antonio Tajani impegnato in una riunione del G7, e poi dimenticata. Meloni ha preferito che fossero i suoi ministri a confrontarsi con la stampa, in occasione per esempio della presentazione di nuovi provvedimenti, preferendo interfacciarsi con i giornalisti solo in sporadici ‘punti stampa’, momenti a margine di eventi istituzionali anche all’estero in cui la premier ha risposto anche a domande legati a temi di attualità e a questioni in discussione in Italia. È quanto è avvenuto per esempio a margine del Consiglio europeo a Bruxelles, quando la premier, dopo un lungo silenzio, ha detto la sua sull’inchiesta di Fanpage.it ‘Gioventù meloniana’, attaccando il metodo utilizzato per realizzare il video sul movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
Ma a differenza delle conferenze stampa, i punti stampa sono molto più brevi, le risposte possono essere meno dettagliate, ed è molto più complicato per i giornalisti incalzare la premier in caso di risposte incomplete o evasive.
Per ripescare una conferenza stampa di presentazione di un provvedimento approvato in Cdm, con la premier presente, bisogna addirittura risalire a più di un anno fa, al 3 novembre 2023, quando Meloni aveva esposto ai giornalisti il disegno di legge di riforma costituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Ma stiamo parlando di oltre un anno fa.
Nel 2024 Meloni ha presenziato in tutto a tre conferenze stampa, se si conta anche quella del 4 gennaio 2024, che in teoria avrebbe dovuto tenere alla fine del 2023. Dopo quella di inizio anno, Meloni ha aspettato sei mesi per confrontarsi ancora con i giornalisti: lo scorso 15 giugno ha tenuto una conferenza stampa in Puglia, al termine del vertice dei Paesi del G7. E poi ancora lo scorso 16 settembre Meloni ha risposto insieme al primo ministro britannico Keir Starmer ad alcune domande della stampa al termine della visita di Starmer a Roma.
Invece di partecipare alle conferenze stampa, Meloni ha preferito confrontarsi con i giornalisti nei cosiddetti “punti stampa”, ossia quei momenti a margine di eventi istituzionali in cui i presidenti del Consiglio rispondono alle domande dei giornalisti. Rispetto alle conferenze stampa, i punti stampa sono più brevi nella durata, con risposte più fugaci e meno dettagliate di quanto avviene normalmente in conferenza.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link