Le immagini simbolo, mese per mese: dal trionfo di FdI alle Europee, fino al M5S che licenzia Grillo. A luglio il caso della foto Renzi-Schlein abbracciati (che venne bollata come «fake»)
Dodici immagini simbolo: dalla bufera politica per Ilaria Salis in catene durante il processo a Budapest, all’arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti. Dal (nuovo) trionfo di Giorgia Meloni alle elezioni europee, al clamoroso ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, subito abbracciato dalla premier a Parigi. E ancora: un altro «divorzio» in casa Meloni, dove, dopo l’addio di Giorgia ad Andrea Giambruno, stavolta è la sorella Arianna ad annunciare la separazione dal compagno (e ministro) Francesco Lollobrigida.
Dodici foto scelte per ripercorrere i momenti chiave degli ultimi 12 mesi della politica italiana nel 2024, con i protagonisti di un anno complesso, culminato con il duro braccio di ferro, poi risolto, tra la presidente del Consiglio e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Un quadro politico assai delicato, con la prospettiva di un inasprimento della crisi economica nel 2025, con la drammatica impasse dell’automotive che s’intreccia con il grande interrogativo del «Green deal».
GENNAIO
Salis in catene a Budapest, una bufera diplomatica
Scoppia il caso di Ilaria Salis. L’insegnante italiana, in carcere in Ungheria con l’accusa di aver aggredito un gruppo di neonazisti durante un corteo a Budapest, viene ripresa dalle telecamere, durante il processo, legata con catene e «guinzaglio» di sicurezza. In Italia sono durissime le proteste dell’opposizione, che contesta alla premier Giorgia Meloni l’asse sovranista con il collega ungherese Viktor Orbán.
(foto: Attila Kisbenedek/Afp)
FEBBRAIO – L’exploit del «Campo largo» in Sardegna
Alessandra Todde (M5S) batte a sorpresa Paolo Truzzu (FdI) e diventa la prima donna governatrice della Sardegna. Alle Regionali il «campo largo», che per una volta riesce a non spaccarsi in mille rivoli, supera (di misura) il candidato di tutto il centrodestra. Sembra l’inizio di una riscossa «progressista», ma le bordate del leader M5S Giuseppe Conte alla segretaria dem Elly Schlein ripartiranno quasi subito.
(foto: Fabio Murru/Ansa)
MARZO – Decine di politici e vip spiati (da un finanziere)
Scoppia il primo scandalo del 2024. Crosetto, Meloni, La Russa, Draghi, Renzi, Letta, Conte, Vendola… Da destra a sinistra: sono decine i politici spiati dal luogotenente della Finanza Pasquale Striano. E sono centinaia e centinaia gli accessi abusivi a banche dati riservate e conti bancari, scoperti da un’inchiesta partita da una denuncia del ministro della Difesa Guido Crosetto (nella foto), che si era accorto di essere stato spiato.
(foto: Andrea Panegrossi/LaPresse)
APRILE – Salvini (in crisi) si gioca la carta Vannacci
Alla vigilia delle Europee, Matteo Salvini decide di candidare il generale Roberto Vannacci. Una scelta strategica. Il leader della Lega è in un momento di preoccupante crisi di consensi. Candidando il discusso alto ufficiale, reduce del successo editoriale de «Il Mondo al contrario», Salvini riesce a far incassare alla Lega quell’1%, essenziale per contenere gli attacchi interni. E prova a ripartire.
(foto: Saverio De Giglio/ImagoEconomica)
MAGGIO – Il governatore Toti arrestato, terremoto in Liguria
L’8 maggio, a un mese dalle Europee, viene arrestato Giovanni Toti. Il governatore della Liguria, esponente del centrodestra, è accusato di essere uno dei dominus di un sistema di corruzione che gestiva affari pubblici e privati, con la mafia sullo sfondo a gestire pacchetti di voti. Con Toti finiscono in manette anche numerosi imprenditori e manager, con in testa Aldo Spinelli, grande capo del porto di Genova.
(foto: Luca Zennaro/Ansa)
GIUGNO – Ue, Meloni trionfa: «Ci hanno visti arrivare, ma…»
«Ci hanno visti arrivare… Senza riuscire a fermarci». La premier Giorgia Meloni, parafrasando ironicamente uno dei mantra della sua avversaria del Pd Elly Schlein, commenta così la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni europee. Il partito della premier rafforza la leadership nel centrodestra, arrivando al 28,8% e aumentando di quasi 3 punti il consenso ottenuto alle Politiche del 2022.
(foto: Angelo Carconi/Ansa)
LUGLIO – Renzi-Schlein, un abbraccio vero (che sembra finto)
Il 17 luglio si gioca la Partita del cuore tra i politici. A un certo punto inizia a rimbalzare sulle chat la foto di un lungo abbraccio, in campo, tra Matteo Renzi ed Elly Schlein. Dopo mesi di cannoneggiamento dell’ex premier contro il Pd, per molti si tratta di un’immagine così «inverosimile» che più di un parlamentare la classifica come «fotomontaggio». Ma quella foto è vera e segna il rientro di Renzi nell’alveo del centrosinistra, dopo più ammiccamenti al centrodestra. L’ala antirenziana nel Pd protesta e il M5S batte sul nervo scoperto.
(foto: Giuliano Del Gatto/ImagoEconomica)
AGOSTO – Anche Arianna (Meloni) «divorzia»
«Io e Lollobrigida ci siamo lasciati. Per lui mi butterei nel Tevere, ma l’amore è un’altra cosa». Dopo che Giorgia Meloni aveva mollato, via social, il compagno Andrea Giambruno, stavolta è la sorella Arianna a dire addio al ministro Francesco Lollobrigida. A Ferragosto, con un’intervista a Il Foglio, la sorella della premier, racconta i motivi di una separazione che, in realtà, si era consumata da mesi.
(foto: Giuliano Benvegnù)
SETTEMBRE – Scandalo Boccia-Sangiuliano (e addio ministero)
Lei, Maria Rosaria Boccia, si presentava come «influencer». Lui, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, se ne era infatuato e l’aveva ingaggiata come sua consulente. La presenza della donna, sempre più frequente, non è però sfuggita ai paparazzi, con foto esplicite… Esplode così il «Boccia gate», che costerà a Sangiuliano la poltrona di ministro e provocherà scosse nei delicati equilibri di governo.
(foto: Instagram)
OTTOBRE – Bucci vince a sorpresa in Liguria (e sfida il tumore)
«Se mi restano 3 anni di vita voglio spenderli così, per la mia terra». Così, dopo aver vinto le Regionali in Liguria, Marco Bucci commenta la sua vittoria a sorpresa. Una sfida enorme, quella del sindaco uscente di Genova, che poco prima aveva svelato di essere in cura per un tumore. Bucci riesce a battere Andrea Orlando (Pd e M5S) nonostante l’arresto e le dimissioni del precedente governatore Giovanni Toti.
(foto: Luca Zennaro/Ansa)
NOVEMBRE – Conte licenzia Grillo: addio al fondatore M5S
Il matrimonio di convenienza, data la profonda incompatibilità tra i due, aveva retto anche troppo a lungo. Così Beppe Grillo, fondatore del M5S, viene «licenziato» dal leader Giuseppe Conte. Per l’ex premier, dopo il crollo alle Europee, c’era una sola strada per evitare di essere cacciato a sua volta: tentare una rifondazione del partito, partendo dall’addio a «Beppe». La strada è il voto della Costituente.
(foto: Giuliano Del Gatto/ImagoEconomica)
DICEMBRE – Trump e l’abbraccio a Meloni: «Leader fantastica»
«Giorgia ha tanta energia. È una leader e una persona fantastica». Così, il 13 dicembre, dopo la clamorosa riconquista della Casa Bianca, Donald Trump parla della premier Giorgia Meloni, incontrata a Parigi per la cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre Dame, distrutta da un devastante incendio. Trump si insedierà nuovamente al governo degli Stati Uniti il 20 gennaio e la presidente del Consiglio italiana, che finora aveva tenuto ottimi rapporti con Joe Biden (nonostante la distanza politica), non dovrebbe mancare alla cerimonia.
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