Fantasian Neo Dimension, la recensione: fra tradizione e innovazione

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Nonostante l’addio a Square Enix nel 2003, Hironobu Sakaguchi, famoso in tutto il mondo per aver creato Final Fantasy, non ha mai reciso il suo legame con i giochi di ruolo. Lo dimostrano le opere realizzate con la sua software house Mistwalker, come Lost Odyssey (2007) e The Last Story (2011), nonché la sua passione personale per il genere, espressa nel ruolo di assiduo giocatore di Final Fantasy XIV dal 2021. Proprio in quest’anno nacque un’amicizia tanto inaspettata quanto promettente: quella tra Sakaguchi e Naoki Yoshida, producer e director di FFXIV, nonché uno degli attuali nomi di punta di Square Enix. Dalle loro conversazioni informali emerse presto l’idea di portare Fantasian, il JRPG di Mistwalker pubblicato nel 2021 in esclusiva su Apple Arcade, a un pubblico più ampio attraverso una collaborazione tra l’azienda di Sakaguchi e Square Enix e, nello specifico, grazie al supporto del Creative Studio 3 capitanato da Yoshida.

È nato così Fantasian Neo Dimension, una versione migliorata del gioco, disponibile dallo scorso 5 dicembre su PC e console. Con una grafica aggiornata in 4K, un doppiaggio in inglese e giapponese e un nuovo livello di difficoltà, questa riedizione non solo porta Sakaguchi a collaborare con l’azienda che ha contribuito a rendere famosa a livello mondiale, ma celebra anche il lavoro di un’altra figura iconica del mondo JRPG: Nobuo Uematsu, autore della colonna sonora che lui stesso ha definito l’ultima OST completa della sua carriera.

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Nel 2021, nonostante le ottime credenziali e il buon successo di critica, Fantasian rimase un gioco di nicchia, penalizzato dall’esclusività su Apple Arcade e da una strategia di lancio frammentata. Con Neo Dimension, il titolo si presenta tre anni dopo come un’esperienza completa e arricchita da alcune innovazioni. La domanda, quindi, è inevitabile: questa nuova formula ha tutte le carte in regola per fare breccia nel cuore di un pubblico più ampio? Prima di provare a rispondere, ho voluto portare a termine il gioco, svolgendo anche la maggior parte delle attività secondarie nell’arco di oltre 50 ore.

Novità rispetto alla versione Apple Arcade

Rispetto all’originale, Fantasian Neo Dimension introduce diverse novità che arricchiscono l’esperienza di gioco, rendendola più accessibile e visivamente sorprendente.

Innanzitutto, tutte le scene principali e molte di quelle opzionali sono ora doppiate ed è offerta al giocatore la possibilità di scegliere tra voci in inglese e in giapponese. Le versioni per PS4, PS5, Xbox Series X|S e Steam portano poi la bellezza di Fantasian a un nuovo livello con il supporto per le immagini in 4K. Gli splendidi diorami realizzati a mano che caratterizzano il gioco risultano ancora più mozzafiato, trasformando ogni ambientazione in una gioia per gli occhi. Sul fronte della difficoltà, Fantasian Neo Dimension introduce una nuova modalità “Normal”, pensata per chi desidera un’esperienza più accessibile. Naturalmente, coloro che ambiscono a un maggior livello di sfida, possono scegliere la difficoltà originale, qui chiamata “Hard”. Infine, un’aggiunta assai gradita è la possibilità di ascoltare diversi brani iconici di Final Fantasy durante i combattimenti. Oltre ai nuovi brani di Nobuo Uematsu, sono inclusi battle theme da Final Fantasy XIV: Endwalker, Final Fantasy XIV: Dawntrail, Final Fantasy VII Remake, Final Fantasy VII Rebirth, Final Fantasy Pixel Remaster e Final Fantasy XVI.

Una storia classica, forse troppo

Fantasian Neo Dimension ci mette nei panni di Leo, un giovane avventuriero che ha perso la memoria durante una missione in un mondo popolato da robot. Tornato nella sua dimensione, il regno degli umani, il nostro protagonista si imbarca in un’avventura per recuperare i ricordi perduti. Trova però un continente infettato dalla mechteria, una piaga che minaccia di spazzare via gli esseri viventi nutrendosi delle loro energie. Un dio malvagio minaccia la distruzione totale del multiverso e, alla fine, fermarlo si trasforma nel compito principale di Leo e un nutrito cast di alleati.

Ad accompagnare Leo nella sua avventura c’è un gruppo di personaggi archetipici che arricchiscono l’esperienza con le loro storie e peculiarità. Tra questi spiccano Kina, maga gentile e con poca esperienza del mondo; Cheryl, principessa determinata e senza peli sulla lingua; Zinikr, pilota di aeronave con un passato misterioso; i robot senzienti Prickle e Clicker, che aggiungono un tocco di comicità. Ogni alleato offre un contributo distintivo, sia dal punto di vista narrativo che ludico, grazie a storie personali ben tratteggiate, dialoghi generalmente curati e abilità uniche in combattimento.

Nonostante la discreta caratterizzazione dei protagonisti, la trama fatica però a distinguersi per originalità. Abbondano i cliché tipici del genere, come mondi paralleli, l’eroe privo di memoria e villain poco sviluppati, privi di motivazioni complesse o profonde. Elementi, questi, che finiscono per rendere la narrazione prevedibile, limitando il potenziale emotivo della storia.

Un altro punto debole è il ritmo narrativo. Fantasian Neo Dimension, a causa della sua natura originale di titolo mobile (benché supportato anche su MacOS e tvOS), utilizza frequentemente sequenze in stile visual novel per raccontare scene chiave e approfondire i retroscena di eventi e personaggi. Sebbene queste sezioni siano impreziosite da un comparto visivo impeccabile e dalle splendide musiche di Nobuo Uematsu, la loro densità e lunghezza possono risultare talvolta eccessive. Quando diverse cinematiche si susseguono senza interruzione, il gioco rischia infatti di perdere mordente, rallentando la progressione e interrompendo l’azione con dialoghi troppo prolissi.

Gameplay: tradizione e creatività

Dove la trama mostra alcune debolezze, il gameplay riesce a emergere con una combinazione di meccaniche classiche e idee innovative. Fantasian offre infatti un sistema di combattimento turn-based che, pur rispettando i canoni tradizionali del genere, si distingue per alcune interessanti innovazioni. Alla base del gameplay troviamo una struttura classica: una squadra di tre personaggi si fa strada attraverso dungeon, più o meno intricati, che culminano in battaglie contro boss a guardia di oggetti essenziali o del passaggio al capitolo successivo della storia. Fulcro del gameplay è il combattimento a turni, gestito attraverso un’interfaccia intuitiva. I giocatori possono scegliere ad ogni turno tra un attacco semplice e varie abilità che consumano MP, mentre un indicatore mostra chiaramente l’ordine in cui agiranno i membri del party e gli avversari. Tuttavia, ciò che rende unico il sistema di Fantasian è la sua dimensione tattica, che trasforma ogni scontro in un intrigante puzzle strategico.

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Molte abilità non si limitano a colpire un singolo bersaglio, ma possono agire lungo linee rette o curve la cui traiettoria può essere modificata direttamente dal giocatore. Questo vale anche e soprattutto per incantesimi “classici” quali Lightning, Ice, Holy e Dark. Esistono inoltre attacchi ad area, cioè in grado di colpire gli avversari all’interno di un cerchio più o meno grande. Tutto ciò implica che la disposizione dei nemici sul campo giochi un ruolo cruciale e rende i combattimenti dinamici e stimolanti, incoraggiando i giocatori a sperimentare con le abilità del party sia nelle sfide più semplici sia negli scontri più impegnativi. Fantasian riesce così a rinfrescare una formula consolidata, offrendo un’esperienza che premia l’ingegno.

La meccanica più innovativa consiste però nel Dimengeon. Come nei vecchi Final Fantasy, durante l’esplorazione è inevitabile imbattersi negli amati/odiati scontri casuali. Tuttavia, grazie a un dispositivo, disponibile già qualche ora dopo l’inizio del gioco, è possibile spedire i nemici che di norma si incontra ogni venti passi in una dimensione speciale che funge da prigione temporanea. Il sistema consente di “stivare” fino a un massimo di 30 nemici (numero espandibile successivamente fino a 50) prima di essere obbligati ad affrontarli tutti in un unico combattimento. Il giocatore è però libero di accedere al Dimengeon in qualsiasi momento per sfidare un numero inferiore di avversari (il totale dei nemici immagazzinati è sempre visibile nella parte superiore dello schermo). Questa funzionalità riduce drasticamente la frequenza degli scontri casuali, permettendo di concentrarsi sull’esplorazione e sulla risoluzione degli enigmi ambientali senza troppe interruzioni. Oltre a migliorare il ritmo di gioco, il Dimengeon introduce un’interessante componente strategica. Decidere quando svuotarlo diventa una scelta tattica: meglio attendere il limite massimo per affrontare un’unica grande battaglia o gestire gli scontri in modo più graduale?

Progressione e personalizzazione

Il sistema di crescita dei personaggi in Fantasian Neo Dimension, denominato semplicemente “Growth Map”, richiama immediatamente alla mente la Sferografia di Final Fantasy X. Si tratta di una rete di abilità che, attraverso il dispendio di punti SP, consente una notevole personalizzazione dello sviluppo del party, permettendo ai giocatori di adattare i personaggi al proprio stile di gioco. Nelle stesse Growth Map è possibile sbloccare le tecniche speciali di ogni personaggio, chiamate “Tension”, che consentono di scatenare potenti mosse nei momenti più critici. A completare il potenziamento dei personaggi vi sono armi, armature e accessori, elementi imprescindibili di un RPG, che sono acquistabili nei negozi o rinvenibili in forzieri sparsi per i mondi di gioco. Diverse armi e protezioni possono inoltre essere migliorate da un certo momento in poi, a patto di possedere sufficiente denaro e risorse specifiche.

Esulando dal discorso sviluppo, una meccanica interessante e che conferisce ulteriore dinamismo agli scontri è la possibilità di sostituire al volo uno dei tre membri attivi del party con uno dei personaggi in riserva, senza perdere un turno. Anche in questo caso, il pensiero corre inevitabilmente a giochi come FFX.

Una curva di difficoltà mal calibrata

Nonostante queste solide premesse, il bilanciamento della difficoltà rappresenta a mio parere uno dei principali punti deboli del gioco. La prima metà dell’avventura si presenta accessibile e lineare, ideale anche per i meno esperti, mentre la seconda parte introduce bruschi picchi di difficoltà, costringendo spesso a lunghe sessioni di grinding per poter progredire. Questo sbilanciamento deriva probabilmente dal fatto che il gioco è nato su Apple Arcade, dove un’elevata difficoltà poteva servire ad allungare artificialmente il gameplay, incentivando i giocatori a rinnovare l’abbonamento al servizio. La modalità “Normal” introdotta nella versione Neo Dimension allevia solo parzialmente il problema, che potrebbe indurre i giocatori meno pazienti ad abbandonare il gioco.

La seconda parte del titolo trae palesemente ispirazione dal World of Ruin di Final Fantasy VI, gioco al quale Sakaguchi ha dichiarato di aver rigiocato appena prima di sviluppare Fantasian. Dopo una prima metà lineare e ben strutturata, in cui il ritmo rapido porta i giocatori da una location all’altra e introduce costantemente nuovi personaggi, la seconda metà adotta un’impostazione più aperta e libera. In questa fase, i giocatori possono raggiungere più o meno qualsiasi luogo e affrontare diverse missioni nell’ordine che preferiscono. Tuttavia, questa libertà comporta alcune criticità: è facile imbattersi in aree o missioni al di fuori della propria portata, mentre la narrazione si fa più frammentata. Personaggi chiave, incluso Leo, finiscono per essere messi in secondo piano, e il ritmo della storia ne risente, rendendo l’esperienza complessiva meno coesa.
In concreto, le prime 10-20 ore offrono una progressione ben strutturata e coinvolgente, con una narrazione lineare che guida il giocatore attraverso eventi e ambientazioni in modo fluido e appassionante. Tuttavia, nelle successive 20-30 ore, il titolo cambia registro, adottando un’impostazione “alla ricerca di amici”. In questa fase, si esplorano luoghi già visitati per riunire il gruppo e reclutare nuovi alleati. Se da un lato questa struttura può risultare appagante per chi ama la libertà d’esplorazione e la gestione autonoma delle missioni, dall’altro la mancanza di una trama forte e l’accesso a sfide sproporzionate rispetto al proprio livello lasciano un senso di discontinuità che può minare l’esperienza complessiva.

Fantasian è un RPG di difficoltà superiore alla media, che può dare filo da torcere anche agli utenti più navigati. Se nelle prime ore della storia il gioco facilita l’apprendimento del sistema di combattimento e del ruolo di ogni personaggio, nelle ultime 30 ore circa alza drasticamente l’asticella, costringendo il giocatore a un’esecuzione quasi impeccabile quando si tratta di affrontare i boss. Le missioni che richiedono un livello minimo di 40 segnano un netto incremento della sfida, che da quel momento si mantiene elevata fino alla fine. Come se non bastasse, dopo che un personaggio ha raggiunto il livello 35, l’esperienza ottenuta sconfiggendo mostri di livello inferiore diminuisce drasticamente.
Alcuni avversari richiedono strategie molto specifiche, con combinazioni di personaggi precise e, sebbene sia divertente capire come il gioco vuole che si affronti un avversario, la semplice conoscenza della soluzione prevista non è sufficiente a rendere queste battaglie una passeggiata. A volte il gioco ci spinge verso la strategia corretta, mentre altre volte dovremo morire più volte per capire se ci manca un’abilità, un attacco elementale o un pezzo di equipaggiamento che ci aiuti a resistere. Fortunatamente, Fantasian consente di modificare le Growth Map dei personaggi in qualsiasi momento. È possibile rimuovere alcune abilità a favore di altre o per potenziare parametri quali HP o MP, il che offre un certo grado di flessibilità e adattamento per affrontare le sfide più impegnative.
La chiave per sconfiggere molti dei boss di Fantasian risiede nel tempismo e nella traiettoria degli attacchi. Una delle caratteristiche fondamentali del sistema di combattimento è che, mentre gli attacchi in mischia vengono sferrati in linea retta, le magie possono essere curvate, il che offre la possibilità di aggirare gruppi di nemici. Vi sono attacchi in mischia che hanno la capacità di perforare più avversari, ma esistono nemici capaci di bloccarne il passaggio, per esempio quando assumono una posa difensiva. Alcuni boss impiegano meccanismi in grado di neutralizzare gli attacchi, a meno che questi non siano eseguiti con il giusto tempismo o la giusta traiettoria. Un esempio memorabile è rappresentato da un boss secondario che richiede di sfruttare l’abilità di un certo personaggio di “concentrare” i mob in un punto preciso del campo di battaglia. In questo modo, è possibile colpire il boss principale senza incappare nei suoi amici “esplosivi”, che altrimenti infliggerebbero ingenti danni all’intera squadra. Questo è solo uno dei tanti espedienti richiesti: ogni boss rappresenta un vero e proprio rompicapo, obbligando il giocatore a scegliere con cura la composizione del gruppo e l’equipaggiamento adeguati per superare la sfida.

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Aspetti tecnici e artistici: tra meraviglia e limiti

Visivamente, Fantasian Neo Dimension è una vera e propria opera d’arte. Gli oltre 150 diorami realizzati a mano da artigiani esperti, poi digitalizzati con cura, conferiscono al gioco un’atmosfera unica, quasi fiabesca. Ogni ambientazione, che si tratti paesaggi naturali mozzafiato o luoghi futuristici, è rifinita nei minimi dettagli, regalando un’esperienza visiva che ricorda le pagine di un libro illustrato. A rendere questo progetto ancora più speciale è la collaborazione di un mix di talenti straordinari, che spazia dai veterani del mondo tokusatsu ad alcuni appassionati amatoriali, fra cui il compianto Akira Toriyama. Personalmente, ho apprezzato molto gli interni di edifici e abitazioni, simili a case delle bambole: si distinguono per la loro capacità di trasmettere una sensazione di autenticità e vissuto, grazie all’uso di oggetti fisici che conferiscono un calore e una profondità difficilmente replicabili con mezzi puramente digitali.

Tuttavia, la resa tecnica non è perfetta. Sebbene i modelli dei personaggi siano ben animati, non sono particolarmente definiti per gli standard visivi attuali. Inoltre, un aspetto particolarmente problematico riguarda i controlli del personaggio durante i frequenti cambi di inquadratura. Durante l’esplorazione dei mondi di Fantasian Neo Dimension, la telecamera ruota spesso, ma l’asse di movimento non si sincronizza correttamente con quello della visuale. Questo problema diventa evidente soprattutto nei punti in cui la rotazione dello schermo è più marcata: il personaggio fatica a muoversi nella direzione desiderata, rischiando di causare un fastidioso effetto “ping-pong” dello schermo che compromette la fluidità dell’esplorazione.

Colonna sonora: il tocco di Uematsu

La colonna sonora firmata da Nobuo Uematsu rappresenta uno degli aspetti migliori di Fantasian, con quasi 60 tracce che spaziano da delicate melodie al pianoforte a intensi arrangiamenti orchestrali, creando un accompagnamento musicale che arricchisce l’atmosfera di ogni momento di gioco. Pur non considerandolo il capolavoro assoluto di Uematsu (a differenza di quanto da lui dichiarato), ritengo includa pezzi che spiccano per qualità. Tra questi, l’incalzante “Battle Oath”, il suggestivo tema della città sull’acqua Vence, quello scanzonato dei Cinderella Tri-Stars, le splendide tracce vocali “Shangri-La” e “Rebirth” e le energiche sonorità techno che accompagnano le battaglie contro i boss robotici. Memorabile anche il boss theme “Great Battle”… forse anche perché in un punto ricorda molto “The Man with the Machine Gun” di Final Fantasy VIII.

Una novità gradita della riedizione Neo Dimension è la già citata possibilità di sostituire i brani delle battaglie con tracce iconiche provenienti da alcuni Final Fantasy. Un dettaglio che rende omaggio all’eredità di Sakaguchi e che al tempo stesso regala un tocco nostalgico che fa la gioia dei fan della serie.

Doppiaggio e localizzazione

L’aggiunta del doppiaggio in inglese e giapponese arricchisce l’esperienza narrativa, conferendo maggiore intensità alle scene principali. Le voci scelte si dimostrano adeguate, con interpretazioni convincenti che enfatizzano la drammaticità dei momenti più significativi, migliorando l’immedesimazione del giocatore. Tuttavia, è assente una traduzione in italiano per menu e testi. E, sebbene il gioco non richieda un livello di inglese avanzato per essere compreso, mi rendo conto che la prolissità dei testi potrebbe scoraggiare molti giocatori italiani.

Conclusioni: un gioiello imperfetto

Fantasian Neo Dimension è un omaggio sincero e appassionato al genere JRPG, in grado di lasciare il segno soprattutto grazie alla straordinaria direzione artistica, al gameplay solido e coinvolgente e all’ottima colonna sonora. Tuttavia, il titolo non riesce sempre a tenere il passo con le aspettative che si porta dietro, complici una trama e dei personaggi che, pur funzionando, non brillano di originalità, un ritmo narrativo altalenante e il marcato squilibrio in termini di difficoltà tra la prima e la seconda parte del gioco.

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Resta il fatto che,sia per i fan di lunga data del genere sia per i neofiti, questo titolo può rappresentare una finestra su un’epoca passata in cui la magia dei JRPG si basava su mondi ricchi di dettagli, storie appassionanti e battaglie coinvolgenti, nonché un’occasione per vivere un’esperienza che fonde sapientemente tradizione e modernità, pur senza raggiungere vette di eccellenza.

In definitiva, Fantasian Neo Dimension non sarà un capolavoro destinato a lasciare un segno indelebile nella storia del genere, ma è senza dubbio un’opera ricca di cuore e dedizione, che vale la pena di essere vissuta da chiunque voglia riscoprire almeno in parte il fascino dei JRPG dell’epoca d’oro.

Fantasian Neo Dimension è un titolo che incanta con il suo straordinario comparto artistico, un gameplay coinvolgente e un’atmosfera nostalgica capace di riportare alla mente i classici JRPG. Tuttavia, la narrazione prevedibile e una curva di difficoltà sbilanciata rischiano di renderlo meno soddisfacente e accessibile per alcuni giocatori. Una gemma imperfetta, ma piena di cuore, consigliata ai fan del genere.

Nota: ho giocato a Fantasian Neo Dimension su PC (Steam) utilizzando il DualSense di PS5, grazie a un codice review fornito da Plaion.





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