Il 2024 in Valle d’Aosta è stato un anno segnato da eventi drammatici e determinanti per il futuro del territorio. Le alluvioni del 29 e 30 giugno hanno scosso profondamente la regione, danneggiando in particolare i comuni di Cogne e Valtournenche. Nonostante la gravità dell’accaduto, questa esperienza ha anche messo in evidenza l’efficacia e la preparazione del sistema regionale di gestione delle emergenze.
Come sottolinea l’assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente, Davide Sapinet, nel rapporto di fine anno che riassume l’attività del governo valdostano “l’evento alluvionale ha dimostrato che le tematiche ambientali devono essere al centro dell’azione di governo e delle attività dei Dipartimenti dell’Assessorato, perché è fondamentale la pianificazione e la messa a terra delle misure necessarie a contrastare il cambiamento climatico e a sostenere lo sviluppo sostenibile della società valdostana.” Questo riflette una visione chiara e ambiziosa del futuro, dove la protezione del territorio e la prevenzione diventano elementi essenziali per una crescita equilibrata e resiliente.
Nel corso dell’anno, la Valle d’Aosta ha reagito prontamente, dimostrando una solida tradizione di prevenzione e monitoraggio del territorio. “Abbiamo visto come il sistema Valle d’Aosta, che include le comunità locali, le amministrazioni, gli Enti di soccorso, le imprese e il mondo del volontariato, ha saputo fare rete in un momento di difficoltà, dimostrando una straordinaria capacità di ripartenza,” aggiunge Sapinet. Un aspetto che, se da un lato mette in risalto il valore della collaborazione, dall’altro ci ricorda quanto sia cruciale mantenere questa rete di supporto attiva e operativa anche nei periodi più tranquilli.
Il 2024 è stato anche un anno di azioni concrete e iniziative per rafforzare le politiche ambientali e territoriali. Il settore Ambiente ha visto il completamento del Museo regionale di scienze naturali, un’iniziativa che si è arricchita di nuove esposizioni, tra cui la “Marmotta del Lyskamm.” Questo è solo uno degli esempi di come la regione stia puntando sulla valorizzazione del patrimonio naturale, al fine di sensibilizzare la comunità e i visitatori sui temi della conservazione. Sapinet ha evidenziato come la Valle d’Aosta stia portando avanti “attività e progettualità per l’adeguamento delle misure di conservazione delle aree protette e della ‘rete ecologica,’ in un’ottica di interesse effettivo per le riserve naturali, grande patrimonio della Valle d’Aosta.”
Un altro pilastro fondamentale dell’operato dell’assessorato è stato quello relativo alla pianificazione urbanistica e alla gestione del territorio. Tra le iniziative più rilevanti, è emersa la revisione del Piano Territoriale Paesistico (PTP) e della normativa urbanistica, con l’intento di rispondere alle esigenze locali e prepararsi a futuri cambiamenti. L’assessore ha ricordato come, “le modifiche della legge regionale sulle ‘Misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio in Valle d’Aosta’ rispondano alle necessità manifestate dagli Enti locali.”
La sostenibilità, così come il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi, ha rappresentato un altro tema cardine. Le scuole secondarie valdostane hanno continuato a beneficiare di interventi strutturali, mentre l’Università della Valle d’Aosta ha visto la consegna del nuovo Polo universitario. La modernizzazione degli impianti sportivi, la manutenzione delle strade regionali e dei ponti, e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, sono tutti aspetti che si inseriscono in una strategia a lungo termine per rendere la Valle d’Aosta più moderna e resiliente.
L’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, con un focus sulla sostenibilità, è stato trattato con particolare attenzione. La manutenzione, il recupero e l’efficientamento del patrimonio dell’ARER sono stati aspetti cruciali, in quanto “dare a tutti l’opportunità di vivere in una casa calda e sicura è elemento prioritario per guardare con maggiore serenità al futuro della nostra regione,” ha affermato Sapinet. Questo obiettivo dimostra una chiara volontà di orientare le politiche verso una crescita che non solo risponde alle necessità di oggi, ma guarda anche a un domani più equo e sostenibile.
Il 2024, pur segnato da eventi naturali devastanti, ha rappresentato un anno di grande impegno e cambiamento per la Valle d’Aosta, con il suo governo che ha saputo rispondere prontamente alle sfide imposte dal cambiamento climatico e dall’evoluzione delle esigenze sociali ed economiche. La regione ha dato prova di capacità di reazione, ma soprattutto ha avviato una serie di azioni concrete e di lunga durata per proteggere il suo ambiente e garantire un futuro sicuro e prospero per i suoi abitanti.
pi.mi.
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