Umbria, le donazioni di sangue e plasma salgono del 20%

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Le donazioni di sangue e plasma in Umbria segnano un aumento del + 20% raggiungendo un risultato importante per il Servizio ImmunoTrasfusionale (SIT) dell’Azienda Usl Umbria 2. Con oltre 10.000 donazioni di sangue intero e 1.200 di plasma raccolte nel 2024, infatti, i centri di Foligno, Spoleto, Orvieto, Narni, Amelia, Nocera Umbra e Cascia hanno superato ogni aspettativa. E si spera che il trend positivo rimanga stabile anche per l’anno che sta per iniziare.

Telemedicina e innovazione: nuove opportunità per il futuro

Nel corso dell’anno i centri di Foligno, Spoleto, Orvieto, Narni, Amelia, Nocera Umbra e Cascia hanno superato le 10.000 donazioni di sangue intero e le 1.200 donazioni di plasma. Con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente”. Con queste parole la responsabile SSD SIT Aziendale, dott.ssa Marta Micheli esprime soddisfazione per il bilancio positivo del Servizio ImmunoTrasfusionale. Questo traguardo ha consentito di raggiungere gli obiettivi fissati dal Centro Regionale Sangue, rafforzando al contempo l’autosufficienza regionale e nazionale di emocomponenti ed emoderivati. Elementi essenziali per garantire la sicurezza sanitaria.

Tra i successi del 2024 spicca l’avvio di un innovativo percorso di telemedicina che ha assicurato la continuità della raccolta di sangue presso il centro di Cascia. Un progetto che, come sottolinea Micheli, è stato premiato come miglior contributo scientifico al Convegno Nazionale di Medicina Trasfusionale del 2024. E che è “un esempio di come l’innovazione possa rispondere alle necessità del territorio”.

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Guardando al futuro, la telemedicina apre infatti nuove opportunità. “Nel 2025 prevediamo di espandere questo modello ad altri centri”, afferma la responsabile SSD SIT. La quale sottolinea con una punta di orgoglio che “il nostro Progetto di trasfusioni domiciliari supportato dalla telemedicina, ha effettuato circa 450 trasfusioni domiciliari nelle aree di Foligno, Spoleto e Orvieto nel 2024. Garantendo così una maggiore comodità e continuità nelle cure per i pazienti e ridotto gli accessi in Pronto Soccorso e ricoveri in ospedale”.

Donazioni di sangue e plasma in Umbria: risultati concreti e obiettivi ambiziosi

Oltre alle donazioni di sangue e plasma il SIT Umbria ha rafforzato il proprio ruolo nella produzione di emocomponenti speciali. Nel 2024 ha preparato e distribuito circa 1.200 gel piastrinici per uso non trasfusionale negli ospedali della regione, confermandosi come centro unico di lavorazione. Questa attività ha generato circa 500.000 euro di mobilità attiva, mantenendo i risultati economici già ottenuti nel 2023.

Il raggiungimento di questi risultati è il frutto di un impegno costante e collaborativo tra le diverse sedi trasfusionali della nostra azienda” – prosegue la dott.ssa Micheli – “in sinergia con le Direzioni Ospedaliere e delle Cure Territoriali, e con il fondamentale supporto delle associazioni di volontariato”. Tra queste spicca sicuramente AVIS che “che continua a giocare un ruolo cruciale nella sensibilizzazione e nel reclutamento dei donatori”.

L’Umbria è un modello di eccellenza da rafforzare

Per tutti questi motivi l’Umbria si conferma ancora una volta un modello di eccellenza nel settore delle donazioni di sangue e plasma. L’organizzazione efficiente unita all’adozione di tecnologie innovative e al supporto delle associazioni di volontariato sono stati fondamentali per raggiungere questi traguardi. I risultati del 2024 pongono solide basi per nuove iniziative nel 2025, tra cui l’espansione della rete di raccolta e il potenziamento dei servizi domiciliari.

Guardando al futuro, l’Azienda Usl Umbria 2 si prepara a consolidare i progressi raggiunti e a cogliere nuove sfide. Promuovere la donazione volontaria resta una priorità strategica per garantire la salute pubblica e preservare la sicurezza sanitaria nazionale. Le donazioni di sangue e plasma non rappresentano infatti solo un atto di generosità, ma costituiscono un pilastro essenziale per il benessere dei pazienti e la stabilità del sistema sanitario.



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