Chiusa la scaletta della notte di San Silvestro promossa da Roma Capitale, parte il conto alla rovescia per l’evento della Notte di San Silvestro: una maratona di musica tra rock, pop, folk e dance
Meno trap, più folk. Dal palco del Circo Massimo scendono i giovani eroi tatuati delle classifiche 2024 e salgono le vecchie — prestigiose — glorie del rock e del pop, poi gli alfieri del folk del nuovo millennio e l’intramontabile dance per accendere gli animi aspettando il 2025. Dopo la débâcle del primo cartellone annunciato dal Campidoglio con i live di Mahmood, Mara Sattei e Tony Effe, annullato dal sindaco Roberto Gualtieri in risposta alla valanga di polemiche bipartisan contro i testi «sessisti» del trapper romano, ecco i nomi definitivi del concertone di Capodanno: Gabry Ponte, Premiata Forneria Marconi, Orchestraccia, Orchestra Popolare La Notte della Taranta e — ultimo annunciato — Boy George con i suoi Culture Club. Infine due band emergenti: i Cosmonauti Borghesi e gli Origami Smiles, gruppo in cui cantava Francesco Valdisseri, investito e ucciso da una automobilista nel 2022. Per un evento a ingresso gratuito, organizzato in collaborazione con Dimensione Suono Soft e Dimensione Suono Roma, condotto a partire dalle 21.30 da Mariachiara Belardo, Don Cash e Dj Mauro Zavadava Mandolesi.
Fuori i giovani, dentro le vecchie (prestigiose) glorie
Una scaletta con grandi nomi, questo è innegabile, che romani e turisti potranno ascoltare dal vivo gratuitamente in una location mozzafiato. E che regala a Roma anche la presenza di un ospite internazionale (dopo anni in cui il Campidoglio per la notte di San Silvestro ha ospitato solo artisti italiani). Ma certo, sul piano artistico, il cartellone è lontano anni luce da quello pensato soprattutto per un pubblico di giovanissimi con il trio di star della discografia contemporanea come Mahmood, Mara Sattei e Tony Effe (che comunque non esce di scena e a Capodanno chiama a raccolta il popolo della trap sotto la cupola del PalaEur con biglietto al prezzo popolare di 10 euro). Ma dopo le alzate di scudo contro i messaggi sessisti di Effe da un lato, e contro la censura nella musica dall’altro, l’intenzione dell’organizzazione «riparatrice» — con tempi strettissimi — è stata quella di accontentare un’audience transgenerazionale, rispecchiando la volontà del sindaco Gualtieri, che nei giorni scorsi aveva dichiarato: «Il concerto di Capodanno è un evento per tutta la città, deve unire e non dividere». Peccato solo che l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta si sia esibita appena due settimane fa in piazza del Campidoglio, ospite della 14esima edizione di «Musei in Musica». E che la Pfm sarà in concerto il giorno prima (30 dicembre) all’Auditorium Parco della Musica (con un biglietti, però, in vendita a partire da 33 euro). Insomma, l‘effetto déjà vu è dietro l’angolo.
Boy George e i Culture Club
Ma eccogli ospiti nel dettaglio. Partiamo dai Culture Club, band britannica che nei furiosi e sgargianti anni Ottanta ha macinato successi planetari sotto la guida del «camaleontico» Boy George, che però negli anni Novanta ha intrapreso anche la carriera di dj e produttore discografico e poi si è guadagnato anche i titoli infausti della cronaca beccandosi una condanna nel 2009 a 15 mesi di prigione per aggressione e sequestro di persona nei confronti dell’escort norvegese Audun Carlsen. Sebbene George e sodali siano ancora in attività, mancavano in Italia da ben 15 anni. Al Circo Massimo arrivano reduci da un tour mondiale di grande successo, che si è concluso lo scorso 15 dicembre con uno spettacolare concerto alla O2 Arena di Londra. La band si presenterà con una formazione di 11 elementi, per uno show che ripercorre i brani dei loro primi due album, autentiche pietre miliari della musica pop. Con hit indimenticabili, e ancora amatissime, come «Do You Really Want to Hurt Me», «Karma Chameleon» e «Victims».
La Premiata Forneria Marconi
Altro grande nome la Pfm, ovvero Premiata Forneria Marconi, band leggendaria che ha fatto la storia del progressive rock italiano. E che al Circo Massimo eseguirà i brani degli storici concerti di fine anni ’70 con Fabrizio De André, oltre ai successi che l’hanno consacrata nel panorama mondiale del rock. La formazione annunciata per l’occasione è quella di una autentica big band: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Giacomo Castellano (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Piero Monterisi (batteria), Lucio Fabbri (violino). Sul palco anche tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini (tastiera e voce) leader dei Barock Project.
L’Orchestraccia con Andrea Rivera
Poi l’Orchestraccia, progetto musicale nato nel 2011 che mescola tradizione folk e poesia romanesca, con una formazione aperta in cui confluiscono cantanti e attori (da Marco Conidi a Edoardo Pesce e Luca Angeletti). Proporrà uno concerto spettacolo ispirato alla grande eredità del folklore romanesco ma con uno sguardo attuale e contemporaneo, presentando brani rivisitati e rinnovati del repertorio tradizionale della musica popolare italiana a cui si aggiungeranno brani inediti della band. Sul palco attesi Marco Conidi (cantautore/attore), Guglielmo Poggi (attore), Salvatore Romano (chitarra), Angelo Capozzi (chitarra/ukulele), Emanuele Bruno (pianoforte/fisarmonica), Alessandro Vece (violino), Mario Caporilli (tromba), Claudio Mosconi (basso) e Fabrizio Fratepietro (batteria).
Ospite speciale l’attore e cantante Andrea Rivera.
Orchestra Popolare La Notte della Taranta
E ancora sonorità folk con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta e i suoi maestri di pizzica e musica popolare dal Salento. L’ensemble, nata nel 2004, riunisce musicisti, cantanti, danzatori che interpretano e si confrontano con la contemporaneità della ricchissima tradizione musicale salentina, e promette di far danzare l’intero Circo Massimo con uno spettacolo energico e appassionato. Per l’occasione salirà sul palco con un organico composto da 11 musicisti, 4 cantanti, 4 danzatori.
Gabry Ponte
Mentre a far ballare sui ritmi dance ci penserà Gabry Ponte: dj, produttore discografico e conduttore radiofonico ex membro degli Eiffel 65, gruppo con cui ha venduto oltre dieci milioni di dischi nel mondo. Si tratta di uno dei deejay e producer italiani più acclamati a livello globale, pronto a suonare le sue hit che hanno segnato la storia della musica dance e fatto scatenare intere generazioni sui dancefloor internazionali.
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