AUGUSTA – È stata ospitata ieri dal Circolo Unione di Augusta, presieduto da Alfredo Beneventano del Bosco, l’inaugurazione di una interessante mostra collettiva di pittura organizzata dall’associazione “Open art” di Elena Lucca e dedicata alla Sicilia.
La mostra dal titolo “Sicilia mater pulcherrima“, che si è avvalsa del contributo critico di Raimondo Raimondi, giornalista e critico d’arte siracusano, è visitabile con ingresso libero anche questo sabato, 21 dicembre, fino alle ore 20.
Nel salone nel cuore del centro storico, acceso dalla “Notte bianca” dei commercianti, è stato evidenziato come nell’apparente contrasto di stili e di linguaggi, nella diversità delle esperienze di ogni artista presente nella mostra collettiva, si possa notare la passione che ispira creazioni artistiche unite da una comunanza felice, fervida, nutrita di amore per una terra che non è solo regione geografica ma anche modo di essere e di pensare, identità e tradizione, insularità e storia.
“La nostra Bella Sicilia, mater pulcherrima nella quale hanno trovato dimora la bellezza e la creatività, la fantasia e l’intelletto – sottolinea Raimondi – I linguaggi e le tecniche differenti attraverso i quali gli artisti hanno rappresentato la loro personale visione della realtà mediterranea o dell’immaginario espresso nei colori dell’isola non risultano stridenti tra di loro; anzi, in questo percorso espositivo si sono create interessanti tessiture scaturite dalle contrapposizioni tecniche. Lo sguardo contemporaneo non ha impedito agli autori di guardare anche alla tradizione, di trarre da essa preziose lezioni o riportare all’interno della propria opera citazioni, allusioni, rimandi e contaminazioni interpretando la bellezza di un’isola baciata dal sole e dal mare, raccontando la storia e i luoghi, le impressioni e i colori, l’immensità del mare nostrum e il calore della terra madre e matrigna, davvero mater pulcherrima di tutti i siciliani“.
Autori delle opere esposte, nelle eleganti sale del Circolo Unione, i seguenti soci dell’associazione di arti visive “Open art” così tratteggiati dal critico siracusano: Antonia Bellistri, pittrice dalla magica atmosfera senza tempo nei suoi oli, dove si svela la romantica presenza della donna, immersa e partecipe nei luoghi antichi da salvaguardare; Antonio Cammarata, artista che realizza tele fortemente cromatiche in cui le forme paiono evocare un concetto di natura vicina alle corde della nostra anima e che partecipa alle vibrazioni del mondo che lo circonda e di cui è parte; Palmino Cipriano, pittore che si affida a un linguaggio certamente popolare ma sempre affascinante aderendo alla realtà quel tanto che basta per ottenere un effetto metafisico; Elio Comisso, pittore irriverente, provocatorio e dotato di una tecnica moderna con le quale affronta tematiche contemporanee; Francesco D’Ippolito, pittore dotato di buona conoscenza tecnica e di ricca immaginazione, elementi questi necessari a ogni buon artista; Carmelo Greco, pittore naive, dotato però di un grande senso cromatico e di una fantasia prepotente; Giuseppe Guerriero creativo che modifica la realtà delle cose, ne coglie l’intima essenza e la bellezza estetica senza falsi artifici o difficili chiavi di lettura; Salvatore Lisitano, i cui immaginifici paesaggi affermano l’impatto aggressivo con la realtà e nostalgie liberatorie e catartiche, presenti nel verismo dei giochi prospettici, ma vibranti di impressionismo; Elena Lucca, pittrice di ispirazione pop i cui quadri sono frutto di una osservazione di ciò che si snoda davanti ai suoi occhi farcita però di grande fantasia e certosina composizione cromatica; Sara Russo, artista che si affida al gesto veloce e graffiante e ad una coloristica amalgamata e giocata su liriche gradazioni, dando la sensazione di una costruzione meditata e ben assortita; Marco Segreto, giovane emergente che ha il dono di guardarsi attorno e di cogliere attimi irripetibili, non solo per ammirazione estetica, ma per comprensione profonda della mentalità isolana.
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