Molise da gustare: un weekend ricco di sapori

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Dal tartufo allo zafferano, dall’insalata idroponica al “pandoro babà”. Il Molise, a livello di gusto, è davvero un’eccellenza. Un’eccellenza che non solo esiste, ma è bene scoprire prima che diventi meta del cosiddetto “turismo di massa”. L’accoglienza che riserva ai viaggiatori, che sia per un weekend o per un periodo più lungo, arricchisce l’esperienza. Per iODonna abbiamo trascorso un weekend lungo all’insegna del buon cibo e delle tradizioni. Ecco cosa vi suggeriamo di non perdere.

Fare un’escursione nella tartufaia di Busso

Il Molise è la terra del tartufo pregiato, sia bianco che nero. Un’esplosione di sapori. In questo ambito ha un ruolo importante l’azienda Di Iorio Tartufi, che possiede una tenuta di circa 12 ettari a Busso, in provincia di Campobasso. Qui, tra querce secolari, pioppi, noccioli, faggi, roverelle e salici vengono raccolti tartufi bianchi, bianchetti e neri uncinati. L’azienda organizza su prenotazione delle cacce al tartufo, per far vivere agli appassionati un’esperienza unica e antica. Dopo la caccia al tartufo si mangia quello che i cani hanno trovato durante l’escursione, grazie a piatti che ne esaltano il profumo e il sapore.

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Carpaccio di tartufo dell’azieda molisana Di Iorio Tartufi (Foto di Eleonora Giovinazzo)

Assaggiare lo zafferano

Oltre al tartufo, in Molise c’è una buona produzione di zafferano, ossia la tipica spezia che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, dal colore e dal sapore inconfondibile. Una delle aziende molisane che lo producono, con tecniche tradizionali, è l’azienda Zafferano Molisano. Il loro è un metodo di essiccazione tramandato da generazioni che prevede l’esposizione degli stimmi al calore di braci di legni pregiati. Questo fa sì che le quantità non siano elevate, ma che la qualità sia altissima.

Visitare le coltivazioni idroponiche

Il Molise è all’avanguardia nelle coltivazioni idroponiche. Da più di 20 anni in Molise ha preso vita un progetto di coltivazioni idroponiche. Si tratta di un metodo di coltivazione delle piante che non prevede il suolo, ma che si sviluppa grazie all’acqua, nella quale vengono sciolte sostanze nutritive adatte per far crescere le piante velocemente e in salute. Il consorzio CB Molisani, che è gestito da produttori e coltivatori locali, è una realtà molto attiva in questo ambito. Nelle serre idroponiche di Vinchiaturo e Fossalto vengono coltivate principalmente insalate, lamponi, fragole e fiori commestibili. Una produzione che ha una grande attenzione all’ambiente e che offre frutti e verdure incredibilmente saporiti, sani e di una consistenza perfetta.

Coltivazione idroponica di lattuga a Vinchiaturo, in Molise, Consorzio CB Molisani (Foto di Eleonora Giovinazzo)

Pranzare in un’azienda agricola

Nella campagna di Vinchiaturo c’è un luogo con una vista bellissima sulla cittadina in cui si possono assaggiare i prodotti delle coltivazioni idroponiche. Si tratta del Casale Rosa, un luogo che pone molta attenzione ai dettagli, con meravigliose piante grasse e bellissimi piatti, tazze, tazzine, anfore e altre creazioni in coloratissima ceramica dipinta a mano. Un agriturismo che è un piacere per i sensi, non solo per il gusto.

Pizza e minestra preparata al Casale Rosa di Vinchiaturo (Foto di Eleonora Giovinazzo)

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Assaggiare il “babà pandoro”

È molisana anche un’azienda produttrice di panettoni e altre delizie che ha ricevuto diversi premi. Si tratta di Fornai Ricci, che nel 2021 ha trionfato come “Miglior panettone creativo d’Italia”. Per tre anni di fila, dal 2022 al 2024, ha ricevuto un riconoscimento prestigioso dall’International Taste Institute di Bruxelles. Tre generazioni di Mastri Fornai hanno dato vita a un’istituzione molisana del lievitato più amato del Natale. Uno dei panettoni più amati è sicuramente il Panevo, con olio extra vergine di oliva, e il Babà Vasocottura, che una volta tagliato e servito ricorda molto un pandoro.

Dove soggiornare e mangiare

Albergo diffuso Residenza Sveva di Termoli
Con vari appartamenti dotati di ogni comfort e curati nel dettaglio, ognuno diverso dall’altro, distribuiti per i vicoli del centro storico, alcuni dei quali affacciati sul mare. Ottima e ricca anche la colazione e i piatti autentici della cucina molisana serviti nel ristorante Svevia, grazie alla cucina ricercata e creativa dello chef Massimo Talia.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA





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