«Il mio viaggio nella cooperazione»: un futuro sostenibile da raccontare

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«Il modello cooperativo rappresenta una risposta concreta alle sfide contemporanee». Antonio Candela, figura di spicco nel panorama cooperativo italiano, ci racconta in questa intervista il cuore del progetto “Il Mio Viaggio nella Cooperazione”. Ideato con l’intento di avvicinare le nuove generazioni al modello cooperativo, l’iniziativa vuole sfatare stereotipi, valorizzare storie di successo e proiettare una visione moderna e accessibile di un sistema economico spesso poco compreso. Attraverso linguaggi digitali innovativi e un forte radicamento territoriale, il progetto punta a ispirare un cambiamento culturale e a mostrare come la cooperazione possa rispondere alle sfide del nostro tempo.In questa intervista, esploriamo obiettivi, strategie e prospettive future di questa iniziativa.
Cosa l’ha spinta a ideare il progetto “Il Mio Viaggio nella Cooperazione” e quali sono gli obiettivi principali che si propone di raggiungere? Qual è la sua visione a lungo termine per questa iniziativa?
Il progetto nasce dalla volontà di innovare il modo in cui il modello cooperativo viene percepito, soprattutto dai giovani. “Il Mio Viaggio nella Cooperazione” si propone di raccontare storie di successo delle cooperative italiane utilizzando un linguaggio moderno e accessibile. L’obiettivo principale è avvicinare le nuove generazioni all’economia sociale, mostrando loro che la cooperazione rappresenta una risposta concreta alle sfide contemporanee come la sostenibilità, l’inclusione e l’innovazione. A lungo termine, immagino questa iniziativa come un movimento che trasforma il panorama cooperativo, rendendolo più attrattivo per i nativi digitali e ispirando una nuova generazione di cooperatori.
Il progetto dà grande rilievo al racconto delle storie delle cooperative italiane. Come seleziona le realtà da includere nel viaggio? Quali criteri utilizza per identificare le esperienze che meritano di essere condivise?
La selezione si basa su criteri che uniscono rilevanza, impatto e capacità di raccontare una storia significativa. Privilegiamo cooperative che incarnano valori di sostenibilità, innovazione sociale e partecipazione democratica. Tuttavia, diamo spazio anche a storie di semplicità, spesso sconosciute, che raccontano la quotidianità della cooperazione. Non ci limitiamo al sociale o all’agricoltura: esploriamo realtà che operano in settori come l’industria culturale e la tecnologia, mostrando come il modello cooperativo sia presente e innovativo in contesti spesso poco associati a esso.
In un’epoca in cui i giovani sembrano sempre più disillusi verso i modelli tradizionali di lavoro, in che modo “Il Mio Viaggio nella Cooperazione” riesce a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del modello cooperativo?
Utilizziamo linguaggi moderni e piattaforme digitali come TikTok e Instagram per dialogare con i giovani nei loro spazi preferiti. Attraverso contenuti dinamici e storie reali, dimostriamo come il modello cooperativo non sia solo un’alternativa, ma il miglior modello economico e sociale per affrontare le sfide del nostro tempo. Le cooperative incarnano valori fondamentali come la sostenibilità, la partecipazione e la mutualità, offrendo risposte concrete alle esigenze di significato e impatto sociale che le nuove generazioni cercano.
La scelta di utilizzare piattaforme digitali come TikTok e Instagram è interessante e innovativa. Quali strategie comunicative adottate per coinvolgere un pubblico ampio e diversificato? E quali risultati avete ottenuto finora?
Abbiamo adottato una strategia di storytelling visivo e autentico, creando contenuti brevi e dinamici che evidenziano il lato umano e l’impatto delle cooperative. Questo approccio ha generato un engagement superiore alla media del settore non-profit, con una community sempre più attiva e giovane. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti, che dimostrano come sia possibile unire tradizione e innovazione per avvicinare il modello cooperativo a un pubblico diversificato e intergenerazionale.
Lei ha sempre avuto un forte impegno nell’ambito della cooperazione e della sostenibilità. Quali sono, secondo lei, i principali vantaggi del modello cooperativo rispetto alle imprese tradizionali? E quali sono invece le sfide più grandi che questo modello deve affrontare in Italia?
I vantaggi principali del modello cooperativo risiedono nella sostenibilità economica e sociale, nella capacità di generare valore condiviso e nella partecipazione democratica. Tuttavia, le sfide non mancano: la percezione pubblica ancorata a stereotipi, la necessità di innovazione digitale e il coinvolgimento dei giovani rappresentano alcune delle principali aree su cui dobbiamo lavorare. Superare queste sfide è fondamentale per far emergere il potenziale delle cooperative come modello economico vincente.
La Basilicata rappresenta un punto di partenza del progetto. Qual è il ruolo della sua regione in “Il Mio Viaggio nella Cooperazione”? E quali peculiarità ha riscontrato nel tessuto cooperativo lucano rispetto ad altre realtà italiane?
La Basilicata è il punto di partenza del progetto e una fonte inesauribile di storie di resilienza e innovazione. Rispetto ad altre regioni, il tessuto cooperativo lucano si distingue per la forte radicazione territoriale e l’impegno verso la comunità. Inoltre, nella nostra regione la crescita delle cooperative giovani è significativa rispetto all’andamento nazionale, dimostrando una capacità unica di attrarre nuove generazioni verso questo modello. Con “Il Mio Viaggio nella Cooperazione”, valorizziamo queste caratteristiche, rendendole visibili su scala nazionale e internazionale.
Oltre a raccontare storie, il progetto prevede la pubblicazione di un libro. Può darci qualche anticipazione sul contenuto di questo libro? Come pensa che questo medium possa arricchire il messaggio che già trasmettete tramite i social?
Il libro sarà una raccolta delle storie più emblematiche, arricchite da riflessioni sull’evoluzione del modello cooperativo e il suo impatto sociale. Questo medium ci permette di approfondire tematiche già toccate sui social, offrendo una prospettiva più ampia e dettagliata, capace di coinvolgere anche un pubblico meno avvezzo alle piattaforme digitali.
Guardando al futuro, come immagina l’evoluzione del progetto e il suo impatto sul panorama cooperativo italiano? Ci sono collaborazioni o nuovi settori che vorrebbe esplorare?
Guardando al futuro, immagino che “Il Mio Viaggio nella Cooperazione” possa diventare una piattaforma sempre più inclusiva e rappresentativa del panorama cooperativo italiano. Vorrei ampliare il progetto coinvolgendo nuovi settori, come le tecnologie verdi e le cooperative innovative, esplorando anche collaborazioni con enti educativi, associazioni culturali e imprese sociali. L’Anno Internazionale delle Cooperative 2025 rappresenta un’opportunità unica per proiettare il progetto su scala globale, rafforzando ulteriormente il ruolo delle cooperative nel tessuto economico e sociale del Paese.





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