È un bilancio duro quello che il Comune di Tredozio si è trovato a chiudere, con scelte sicuramente impopolari, che solitamente si fatica a prendere, come l’innalzamento e l’istituzione di nuove tasse. Scelte che però dall’amministrazione comunale reputano “necessarie a risanare i conti pubblici per evitare il commissariamento”, dunque indispensabili.
“Il bilancio di un ente locale rappresenta un atto di programmazione fondamentale per garantire il buon funzionamento dei servizi pubblici e la sostenibilità finanziaria del Comune – spiegano dal Comune -. Purtroppo, negli anni precedenti, è mancata questa pianificazione, si è agito prevalentemente a colpi di variazioni di bilancio, con gravi conseguenze sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, e sull’organizzazione interna, e lo dimostra l’estrema riduzione del personale”.
“L’Amministrazione comunale si assume totalmente la responsabilità delle difficili scelte politiche adottate durante l’ultimo consiglio comunale – aggiungono -. Occorre precisare che le stesse sono il frutto di una programmazione assente nel passato e di decisioni che, purtroppo, non potevano più essere rimandate. È paradossale che oggi, a soli sei mesi dall’insediamento dell’attuale amministrazione, si faccia ricadere la responsabilità di problemi decennali su chi sta cercando di rimettere ordine”.
“Per anni – commentano – si sono ignorati due temi cruciali: la riduzione dei trasferimenti statali e l’aumento delle spese, in particolare per i servizi e per l’energia. Un gap finanziario che non è stato compensato con adeguate misure di bilancio. Oggi, gli effetti di questa mancanza di visione sono sotto gli occhi di tutti, inclusa la stessa minoranza, che riconosce la carenza di personale. Una carenza per la quale l’attuale amministrazione non può essere considerata responsabile, ma che, tuttavia, non sarebbe stata affrontabile senza le risorse derivanti dalle maggiori entrate”.
“Siamo consapevoli che l’aumento delle imposte, in particolare l’addizionali IRPEF, comporta un sacrificio per tutti i cittadini – continuano -, ma è fondamentale che i redditi più elevati contribuiscano maggiormente alle entrate comunali in modo da garantire la continuità e la qualità dei servizi, dedicati soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. Questa decisione è stata presa dopo un’attenta riflessione e varie simulazioni, con l’intento di riequilibrare la situazione finanziaria, molto preoccupante, la cui unica alternativa sarebbe stata il commissariamento, senza peraltro intaccare la soglia di esenzione fissata a 13.000 euro , che molti comuni non applicano”.
“Le maggiori entrate derivanti da queste imposte saranno cruciali per rimediare alla perdita di introiti dell’IMU, legata alle abitazioni inagibili a seguito del sisma, che ha causato una riduzione di circa 42.000 euro – proseguono dal Comune -. Senza queste risorse, sarebbe stato impossibile garantire il necessario potenziamento del personale e la qualità e la complessiva offerta dei servizi ai cittadini”.
Capitolo a parte, ma sempre conseguente alle osservazioni sulla stabilità dei conti pubblici, quello dell’introduzione della tassa di soggiorno: “Una misura che riteniamo fondamentale per sostenere il miglioramento del decoro urbano. La tassa sarà applicata da marzo a novembre, con una finestra speciale durante il periodo natalizio, dal 8 dicembre al 6 gennaio. Saranno previste esenzioni per i minori, gli studenti e le persone con disabilità. Coinvolgeremo anche gli operatori turistici, i quali, siamo certi, comprenderanno l’importanza di questa misura per la valorizzazione del nostro territorio. Riteniamo che chiedere ai turisti di contribuire al miglioramento del paese, duramente colpito dalle calamità naturali, non significhi in alcun modo ostacolare il flusso turistico, ma piuttosto puntare sulle straordinarie potenzialità del nostro territorio, legato alla natura e alla presenza del parco nazionale delle foreste casentinesi e che continua ad attrarre visitatori nonostante le difficoltà”.
“Siamo ben consapevoli che ogni aumento fiscale rappresenta un sacrificio – è la conclusione -, ma lo facciamo con l’obiettivo di risanare una situazione finanziaria complessa, di garantire la continuità dei servizi e di sostenere il nostro territorio. Chiediamo quindi a tutti i cittadini di comprendere la necessità di queste scelte e di collaborare, come sempre, per il bene di tutta la comunità.
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