«Spero che il mio amore lo veda da lassù»

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Un lieto fine dal sapore fiabesco quello che è avvenuto nel Savonese, dove una donna – che non aveva più voglia di festeggiare le Feste natalizie dopo la morte del suo amato marito. La donna non faceva più l’albero perché dop oessere diventata vedova lo scorso agosto, non ha più voglia di festeggiare. Ma una savonese residente nella stessa zona chiede notizie di quell’albero, così bello, che la «salutava» ogni mattina. E quando i savonesi scoprono che quell’albero «non ci sarà più», manifestano il loro affetto alla vedova con tanta passione da convincerla a tornare sui suoi passi, e ad allestire quell’albero per la gioia di tutta la via. 

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La magia di Natale

Savona, città di 58mila abitanti, grazie ai social network ha fatto cambiare idea a una donna in cui quella magia si era affievolita a causa di un grande dolore.

Tutto è nato con un post semplicissimo sul gruppo Facebook “Savona Scomparsa”, dedicato soprattutto a ricordare – attraverso aneddoti e fotografie – la Savona del passato.

Una utente, Eleonora, posta l’immagine di un edificio sull’Aurelia e disegna una freccia su una specifica finestra, nella speranza di raggiungere virtualmente chi ci abita. E pone una domanda: “Gentile famiglia, quando fate l’albero di Natale? Lo aspetto tutti gli anni, mi rasserena la giornata ogni mattina alle 6 quando passo per andare al lavoro”.

Diversi utenti commentano ricordando quell’albero, visibile dalla strada: si scopre che per molti è diventato negli anni un vero e proprio rito ammirare quell’albero maestoso dai vetri della finestra. Un albero descritto come bellissimo, con un fascino particolare anche grazie al contesto in cui si trovava. 

Il post

E il post raggiunge davvero la donna che vive in quella casa: si tratta della signora Tiziana, moglie del professor Sergio Rugiati, ex primario di Ginecologia e Ostetricia all’ospedale San Paolo di Savona venuto a mancare lo scorso agosto. La donna risponde al post originale con un commento: “Ringrazio Loro di cuore dell’apprezzamento espresso dell’albero di Natale costruito ed esposto da ben 24 anni da mio amato marito. Purtroppo mio marito è mancato il 14 agosto e i Natali e la vita tutta sono per me finiti. Quell’albero non ci potrà essere più, ma il Loro ricordo mi ha fatto piangere di gioia. Grazie“. 

I messaggi d’amore

E così cominciano ad arrivare messaggi carichi di dolcezza, da ex pazienti ma anche da perfetti sconosciuti accomunati dallo stesso tipo di lutto. In tanti incitano la signora a fare comunque quell’albero: per donare gioia agli altri, ma anche per ricordare nel migliore dei modi quel marito tanto amato e ormai scomparso.

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E lei, Tiziana, colpita da tanto affetto, si convince. Chiama la vicina di casa e una amica – non ha le forze per alzare e addobbare quell’albero da sola – e lo prepara. I vicini se ne accorgono e il giorno dopo, sulla stessa pagina Facebook, fa capolino una nuova fotografia: la stessa finestra, questa volta, è illuminata dall’albero. “Stasera a tornando a casa ho alzato lo sguardo e con grande piacere ho rivisto l’albero più bello di Savona – spiega un’altra utente, Marina – Signora Tiziana, il suo caro marito sarà felice di questo sua decisione di rimetterlo… lui ci teneva tanto. Ha fatto un meraviglioso regalo a tutti i savonesi che come me passano di lì e avranno un pensiero per lei e suo marito. Grazie, grazie di cuore”. 

E Albero di Natale fu

Alla fine è la stessa signora Tiziana a farsi viva sul gruppo, con un post e una foto del suo albero. “L’ho fatto – scrive – Grazie a tutti Loro l’ho fatto. Spero che da qualche punto dell’universo il mio grande amore lo possa vedere… Voglio ringraziare tutti per le parole di incoraggiamento, di solidarietà verso di me e per quelle di apprezzamento nei confronti di mio marito, oltre che la mia amica di sempre Laura che mi ha aiutato ad issarlo, ora che devo fare a meno della forza di mio marito, e la mia preziosa vicina di casa e amica Sandra che ha sostituito le mani d’oro del mio chirurgo preferito con la sua sensibilità artistica”.

E, infine, svela un segreto: “Un albero di Natale io glielo avevo già fatto il giorno di Santa Lucia” racconta, postando una immagine di un vaso accanto alla lapide del defunto marito. “È che proprio non so dove sia lui – conclude – e allora provo a farne un po’ dappertutto“. L’augurio è che le magie unite dell’amore e del Natale possano recapitare il suo messaggio al “suo” professore.





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