Partecipate, stop alla vendita di Aosta Factor; Bankitalia ‘visita’ il gruppo Finaosta – La Prima Linea

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La vendita di ‘Aosta Factor’ è stata congelata a tempo indeterminato. La conferma del nuovo orientamento è arrivata dopo l’espressione del parere in Seconda Commissione (Affari generali) sull’atto che contiene la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, poi passato anche in Consiglio Valle.

“Il provvedimento, dopo una ricognizione dell’assetto complessivo di tutte le partecipazioni, dirette o indirette, possedute dalla Regione, dispone il loro mantenimento, senza interventi di razionalizzazione”, si legge fra le dichiarazioni del Presidente di Commissione, Antonino Malacrinò (PD), riportate da Ansa VdA il 16 dicembre scorso.

Auditi in Commissione anche i vertici aziendali di Aosta Factor, oltre che della controllante Finaosta Spa, che avrebbero rappresentato un ottimo andamento dei bilanci, con previsoni di utili record in arrivo.

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Ma è chiaro da tempo che, anche a fronte della previsione normativa dell’art.5 della legge regionale 16 del 2021, che disponeva la cessione della società di factoring, a mancare è stata una visione unica e un indirizzo politico determinato in merito all’opportunità o meno di cedere. Per molti versi invece si è navigato a vista: a preoccupare alcune componenti della Giunta, infatti, sarebbero stati i livelli occupazionali e il mantenimento della sede operativa ad Aosta. E che sulla cessione di Aosta Factor vi sia stata grande incertezza politica, si evince anche dalle risposte alle iniziative ispettive presentate in Consiglio regionale da Forza Italia e RV fra il 2023 e il 2024.

Nonostante le tensioni contrapposte, la sussistenza di una trattativa per la cessione della società vi è stata. Almeno fino allo scorso settembre, quando – in risposta ad una nuova iniziativa del  apogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis – il Presidente della Giunta Renzo Testolin sottolineava: “A marzo 2024 Finaosta ha avviato un’interlocuzione con un istituto bancario, culminata con la ricezione di una offerta di acquisto formale per il 58% della partecipazione. L’offerta è ora all’esame del Consiglio di Amministrazione di Finaosta che, si presume, possa pronunciarsi nel corso delle prossime settimane. Le parti si sono impegnate al rispetto di un periodo di esclusiva per la durata dell’operazione che è coperta dalla massima riservatezza e, quindi, non è possibile fornire ulteriori dettagli” (fonte: ANSA VdA).

Solo fino a pochi mesi fa, dunque, vigeva grande riservatezza sulla trattativa con il gruppo ‘Cassa di Risparmio di Asti’, la cui consistenza – almeno nelle intenzioni della cedente – sarebbe dovuta partire da una base d’asta pari a 23 milioni e 750.000 euro per il relativo valore patrimoniale.

Interpellato da Aostanews24, a confermare l’esito negativo della trattativa è il Direttore generale della finanziaria regionale, Mattia Sisto, che ha evidenziato: “In merito alla mancata cessione di Aosta Factor, Finaosta Spa ha ritenuto l’offerta ricevuta non congrua rispetto a quanto previsto nel bando”.

Uno vero e proprio stop alla vendita, arrivato da Finaosta, che in tal senso pare aver avviato una sorta di dietrofront: “a conclusione del processo di cessione – continua il dirigente Sisto – Finaosta ha disposto il rilancio del gruppo finanziario, anche a fronte dei positivi risultati economici registrati da Aosta Factor negli ultimi esercizi”.

Le ispezioni di Banca d’Italia

Intanto stanno continuando a pieno regime i controlli degli ispettori di Bankitalia presso la sede di Finaosta, da dove ‘mancavano’ dal 2018, data dell’ultima ispezione.

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Iniziate l’11 novembre scorso, le ispezioni – con tutta probabilità – proseguiranno fino ai primi mesi del 2025. Al contrario, sono da smentire le ipotesi circolate in merito ad un presunto collegamento fra le ispezioni in corso a Finaosta e – appunto – la trattativa che era in essere per la cessione della società di factoring. Quelle attuali, da parte di Bankitalia, sono da intendersi quali attività di vigilanza ordinaria, che si svolgono a cadenza regolare su tutte le società finanziarie operative sul territorio nazionale.





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