Monza. Il dibattito sugli effetti sociali, economici e culturali della tecnologia è sempre aperto e probabilmente non arriverà mai ad una conclusione definitiva. Eppure, al netto di detrattori e fautori, ci sono numerosi casi in cui gli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica permettono di far fare passi in avanti sulla strada del progresso in tanti campi del vivere umano. Di sicuro è questo il caso dell’Università di Milano-Bicocca che, per la prima volta in Italia, ha scelto la realtà virtuale per l’Esame di Stato per infermieri.
In occasione della sessione invernale, accanto alla consueta parte teorica con domande a risposta multipla, infatti, l’ateneo, che ha il suo Polo di Medicina e Chirurgia a Monza presso l’Ospedale San Gerardo, ha introdotto una prova tecnico-pratica interamente condotta in realtà virtuale. Sono 116 gli studenti, aspiranti infermieri, che hanno sperimentato un metodo innovativo di valutazione con simulazioni immersive e realistiche, superando i limiti dei tradizionali test.
I DETTAGLI
All’Università Bicocca, che ha da poco compiuto i suoi 25 anni di fondazione e il cui polo biomedico recentemente è stato al centro del tour “Un viaggio tra le eccellenze”, ogni studente si è immerso in un ambiente clinico ad elevata fedeltà con la richiesta di eseguire il posizionamento di un catetere vescicale. Tempo massimo a disposizione di 15 minuti. Dopo le spiegazioni iniziali e le prove tecniche preliminari, il cronometro è partito. I candidati hanno avuto la possibilità di completare lo scenario all’interno di un protocollo evidence-based in 24 passaggi standardizzati.
Lo scenario clinico in ambiente virtuale è stato sviluppato dal gruppo di docenti, ricercatori, direttori didattici e tutor clinici dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con gli esperti di Selexi Srl, azienda specializzata in sistemi computer-based per test e selezioni concorsuali. Dopo il superamento dell’Esame di Stato, gli studenti hanno discusso la tesi di laurea.
LA SPIEGAZIONE
“L’integrazione della realtà virtuale nell’Esame di Stato abilitante per la professione infermieristica consente una valutazione oggettiva e realistica delle competenze cliniche, superando i limiti degli esami tradizionali – spiega Davide Ausili, Presidente del Consiglio di coordinamento didattico dei Corsi di laurea in Infermieristica, in ostetricia e in Scienze infermieristiche e ostetriche – inoltre la realtà virtuale permette simulazioni sicure di scenari complessi, migliorando l’equità, l’inclusività, e la trasparenza del processo formativo e valutativo”.
“Grazie ad un co-finanziamento PNRR di una borsa di studio per il Dottorato di Ricerca in Nursing and Midwifery da parte di Selexi in qualità di partner tecnico – aggiunge – il progetto proseguirà con le ricerche che consentiranno di valutare l’impatto e le potenzialità della realtà virtuale nella formazione degli infermieri, con l’obiettivo di offrire esperienze didattiche sempre più articolate e innovative agli studenti del nostro corso di laurea».
IL COMMENTO
Per l’Università Bicocca l’aver introdotto la realtà virtuale per l’Esame di Stato per infermieri, quindi, è solo la tappa di un percorso che prosegue con lo stesso approccio, ma in più direzioni. Come dimostra anche il fatto, tra le altre cose, che l’ateneo sorto dalla trasformazione urbana di una zona industriale di Milano è in prima fila nel campo della salute globale con l’inaugurazione del nuovo avamposto di Milano-Bicocca presso il Lacor Hospital in Uganda.
“Siamo orgogliosi di essere pionieri nell’utilizzo della realtà virtuale nella formazione degli infermieri – afferma Giovanna Iannantuoni, Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca – questo progetto non è solo un’innovazione metodologica, ma rappresenta un investimento nel futuro della professione infermieristica. Formando infermieri abili nell’utilizzo della tecnologia, prepariamo professionisti pronti a fornire cure innovative e di qualità superiore, rispondendo alle sfide della sanità moderna e contribuendo a un sistema sanitario più efficiente e umano”.
“Questa esperienza in cui siamo al fianco dell’Università di Milano-Bicocca rappresenta un’assoluta novità in Italia e proseguirà anche con il nostro cofinanziamento della borsa di studio – conclude Stefano Bazzini, CEO di Selexi – grazie alla realtà virtuale offriamo a studenti e professionisti un’esperienza più immersiva e realistica, che ha il potenziale per migliorare notevolmente la preparazione e la valutazione dei futuri professionisti in Università e Aziende Ospedaliere”.
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